L’emergenza idrica stringe la provincia di Sassari, gettando un’ombra di preoccupazione su residenti e attività economiche. La drastica riduzione dei livelli negli invasi del Bidighinzu e del Temo ha costretto la Regione a imporre severe chiusure e razionamenti. Comuni come Alghero, Porto Torres, Stintino, Sorso e persino alcuni quartieri di Sassari sono già interessati da interruzioni nell’erogazione.
La situazione, discussa in un recente tavolo di crisi regionale, evidenzia la necessità di azioni immediate per scongiurare un blocco totale. Le voci delle categorie produttive e dei consumatori non tardano a farsi sentire. Marco Rau, presidente provinciale di Confartigianato imprese Sassari, sottolinea il grave impatto: “È un danno perché sicuramente non possono bloccare il processo produttivo”, mettendo in luce le difficoltà che attendono artigiani e imprese.
Dall’altro lato, Salvatore Fois di Adiconsum Sassari, pur riconoscendo l’inevitabilità delle misure, critica la gestione preventiva: “Avrebbero dovuto verificare preventivamente gli invasi a fini di garantire una continuità del servizio”. L’appello è chiaro: urge una pianificazione più efficace delle risorse idriche e controlli stringenti per tutelare il Nord-Ovest sardo da una crisi che minaccia di paralizzare il tessuto sociale ed economico.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi


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