La provincia di Sassari si trova ad affrontare una grave emergenza idrica. I livelli degli invasi di Bidighinzu e Temo hanno raggiunto minimi storici, rendendo inevitabili misure drastiche per garantire l’approvvigionamento idropotabile.
Abbanoa, in accordo con gli enti regionali, ha annunciato un piano di restrizioni che interesserà numerosi comuni e quartieri del capoluogo. Già da questa settimana, Alghero, Sorso, Sennori, Ittiri, Ossi, Bosa, Macomer e alcune zone di Sassari (come Lu Fangazzu e San Paolo) subiranno chiusure notturne dell’erogazione, dalle 22:00 alle 06:00.
A partire da novembre, la situazione si aggraverà ulteriormente per diversi centri, dove l’acqua sarà disponibile a giorni alterni. Comuni come Ossi, Sennori, Sorso, Thiesi, Usini e Bosa riceveranno l’acqua nei giorni pari del mese, mentre Bonorva, Ittiri, Ploaghe, Tissi, Uri e Macomer nei giorni dispari.
Per mitigare i disagi, Abbanoa ha predisposto un servizio sostitutivo con autobotti, forniture specifiche per utenze sensibili (scuole, strutture sanitarie) e la distribuzione di acqua in contenitori portatili. Si stanno inoltre valutando fonti di approvvigionamento alternative, come pozzi e sorgenti, per cercare di limitare l’impatto di questa prolungata siccità sul territorio del Nord-Ovest Sardegna.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi


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