Sassari tra Record d’Aria Pulita e Allarme Spreco Idrico

Il recente rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente dipinge un quadro contrastante per Sassari. Se da un lato il capoluogo turritano scivola al 75° posto nella classifica generale italiana, perdendo una posizione, dall’altro emerge con eccellenze inaspettate e criticità urgenti che richiedono attenzione immediata.

La nota più dolente riguarda la gestione idrica. Con un allarmante 63,8% di dispersione nella rete, Sassari si conferma tra le città con il più alto spreco d’acqua, un dato grave e insostenibile, specialmente considerando le recenti emergenze siccità che hanno colpito la provincia e imposto chiusure e razionamenti. Oltre metà dell’acqua immessa si perde prima di arrivare agli utenti, uno spreco intollerabile in un territorio che lotta contro la scarsità idrica.

Fortunatamente, c’è un dato che rasserena i residenti: la qualità dell’aria. Sassari si distingue come il capoluogo italiano con la minore media annuale di PM2,5, un risultato eccezionale che la pone come modello virtuoso a livello nazionale per la purezza dell’aria. Assenti anche i superamenti del limite di ozono. Tuttavia, persistono sfide come l’aumento del suolo impermeabilizzato nonostante il calo demografico, e la mobilità sostenibile che necessita ancora di significativi investimenti.

Marta Battaglia, Presidente di Legambiente Sardegna, sottolinea l’urgenza di un impegno concreto da parte delle amministrazioni locali. Il rapporto non è solo una pagella, ma un invito a trasformare le debolezze in opportunità, avviando una “competizione virtuosa” per fare di Sassari un esempio di buone pratiche ambientali in tutta la provincia e oltre.

Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi