La 27ª edizione del World Pasta Day, la giornata mondiale dedicata al simbolo dell’italianità nel mondo, è stata al centro del convegno “Pasta di qualità: produzione, conservazione e sicurezza”, ospitato nella sede di Porto Conte Ricerche a Tramariglio. Un evento che ha riunito esperti, nutrizionisti e tecnologi alimentari per analizzare le nuove sfide della filiera e le prospettive della pasta come alimento chiave della dieta mediterranea.
La produzione sarda, hanno sottolineato i relatori, si distingue per l’uso di materie prime autoctone, filiera trasparente e qualità premium capace di conquistare i mercati orientati ad autenticità e benessere.
La ricercatrice Giovanna Maria Ghiani (Università di Cagliari) ha rimarcato i benefici del consumo equilibrato di pasta, specie integrale, nella prevenzione e nel mantenimento di uno stile di vita sano.
Spazio anche alla lotta alle frodi alimentari, tema affrontato da Luigi Nuvoli dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, che ha ribadito l’impegno nel tutelare l’eccellenza del Made in Italy.
Il tecnologo Stefano Zardetto (Università di Padova) ha infine approfondito gli aspetti tecnici legati alla produzione e conservazione. La Sardegna conferma così il suo ruolo in una filiera che unisce ricerca, tradizione e innovazione.
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Fonte originale e approfondimento: Unionesarda


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