L’assessora regionale al Lavoro, Desirè Manca (M5S), continua a focalizzare la sua attenzione sulla complessa situazione della sanità nel territorio di Sassari, nonostante il suo attuale incarico. Annunciando l’apertura di uno “sportello sanitario” privato presso i suoi uffici di Via Roma 46, Manca intende offrire ascolto e supporto ai cittadini con problemi di salute, a partire dal 7 novembre. Una scelta che, pur motivata dall’impegno verso i “pazienti” e le persone fragili, ha subito innescato una vivace polemica politica.
La decisione dell’esponente pentastellata ha provocato reazioni decise dal centrodestra. Piero Maieli (Forza Italia) ha bollato l’iniziativa come un tentativo di “farsi la sanità da sola”, definendo Manca un'”assessora ombra” che sconfessa pubblicamente il collega con delega alla Sanità. Un’azione interpretata non come un aiuto, ma come una “pugnalata istituzionale” e una chiara dichiarazione politica di sfiducia verso l’operato della giunta Todde.
Ancor più veemente la critica di Michele Pais (Lega), ex presidente del Consiglio regionale, che ha interrogato l’utilità di un tale sportello privato, definendolo un sintomo del fallimento della sanità pubblica sarda. Pais ha sottolineato che le cure sono un diritto, non un favore, esprimendo preoccupazione per chi non potrà accedere a tale “corte” privata. L’intera vicenda solleva interrogativi sulla gestione della sanità regionale, con Pais che arriva a chiedere le dimissioni e un intervento della presidente Todde per una situazione definita “grottesca e ben oltre la decenza”. La polemica evidenzia le crescenti tensioni all’interno della maggioranza e l’urgenza di risposte concrete per i problemi sanitari dei cittadini sassaresi.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi


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