Porto Torres e l’intera provincia di Sassari piangono la dolorosa scomparsa di Michele Santona, il celebre fotografo naturalista venuto a mancare il 26 ottobre all’età di 66 anni, dopo una coraggiosa battaglia contro una lunga malattia. Santona era unanimemente riconosciuto come uno dei professionisti più apprezzati della Sardegna, un vero e proprio punto di riferimento per l’arte di immortalare la fauna selvatica isolana.
La sua profonda e meticolosa conoscenza del territorio, dalle zone umide costiere dell’Asinara e del Golfo di Porto Torres fino agli angoli più remoti dell’entroterra sardo, unita a una passione smisurata per tutte le specie di volatili, gli ha permesso di catturare immagini di rara bellezza e unicità. Michele Santona non era semplicemente un fotografo; era un narratore visivo, capace di rivelare l’anima selvaggia della nostra isola con una professionalità impeccabile e un’etica rigorosa, sempre nel pieno rispetto degli animali e dei loro habitat naturali.
Le sue opere, frutto di anni di dedizione e pazienza, sono state pubblicate in numerosi volumi e riviste, creando un patrimonio iconografico di inestimabile valore culturale e naturalistico. Le centinaia di messaggi di cordoglio apparsi sui social media testimoniano l’immenso affetto e la profonda stima che circondavano Santona, ricordandolo come un uomo che ha saputo unire arte, scienza e un amore sconfinato per l’ambiente. La sua eredità continuerà a vivere, ispirando generazioni di fotografi e amanti della natura in tutta la Sardegna. Porto Torres perde un figlio illustre, la nostra terra un custode prezioso della sua bellezza più autentica.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna



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