Un profondo senso di sdegno pervade Porto Torres dopo che la suggestiva Chiesetta di Balai Lontano, custode di storia e fede, è stata barbaramente imbrattata con scritte insensate. L’episodio, avvenuto nella notte, ha colpito un simbolo cittadino caro alla comunità, ancor più grave considerando che l’edificio aveva ospitato solo pochi giorni fa la messa in ricordo dei Santi Gavino, Proto e Gianuario.
L’atto vandalico riaccende i riflettori su uno stato di degrado già preoccupante. Da anni, la chiesetta, eretta con la tipica pietra calcarea locale e a picco sul mare, lamenta un crescente abbandono. La croce sul timpano, minata dalle intemperie, pende pericolosamente, mentre crepe nell’intonaco, illuminazione inefficiente e una fontanella senz’acqua testimoniano una negligenza prolungata. Nonostante sia parte del circuito di Monumenti Aperti e meta costante per residenti e turisti, le richieste di intervento cadono nel vuoto.
Questa profanazione sottolinea l’urgenza di un’azione concreta per salvaguardare un patrimonio culturale che merita rispetto e attenzione. Non solo Balai Lontano, ma anche la Chiesetta di Balai Vicino e San Gavino a Mare attendono da tempo restauri e finanziamenti, necessari per proteggere questi gioielli affacciati sul Golfo dell’Asinara. È tempo che le istituzioni rispondano al grido dei cittadini, garantendo il futuro di questi monumenti.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna



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