Maxi Truffa Equitalia a Sassari: Condanne Severe

Si conclude a Sassari un lungo e complesso processo che ha visto al centro una maxi truffa aggravata, perpetrata attraverso l’emissione di false cartelle esattoriali Equitalia. Il collegio giudicante ha pronunciato pesanti condanne per i coniugi Eugenia Cabizza e Vincenzo Porcheddu, quest’ultimo all’epoca dei fatti poliziotto in servizio presso la Questura di Sassari.

Eugenia Cabizza è stata condannata a nove anni e sei mesi di reclusione, mentre per il marito Vincenzo Porcheddu la pena è di sette anni. La coppia era accusata di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, raggirando oltre venti vittime, spesso persone in difficoltà economiche e sociali, per un importo complessivo superiore ai 700mila euro.

L’inchiesta, avviata nel 2013 dalla Guardia di Finanza di Sassari, ha rivelato un meccanismo fraudolento durato tre anni. La Cabizza, tramite un’agenzia di disbrigo pratiche, individuava le vittime e, con la complicità di dipendenti infedeli di Equitalia e dell’Agenzia del Territorio, creava documentazione falsa. Porcheddu avrebbe sfruttato il suo ruolo di appartenente alle forze dell’ordine per rassicurare inizialmente e successivamente minacciare i truffati, quando questi iniziavano a sospettare.

Equitalia (oggi Agenzia delle Entrate Riscossione) e diverse altre parti civili si erano costituite in giudizio. La sentenza prevede anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in sede civile, per le vittime, ponendo fine a una vicenda che ha scosso la comunità sassarese.

Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna