Il Tribunale di Sassari ha emesso condanne pesanti per una coppia della città, Eugenia Cabizza e Vincenzo Porcheddu, riconosciuti colpevoli di una maxi truffa da oltre 700mila euro. La vicenda, che ha profondamente scosso la comunità sassarese, ha visto i due imputati al centro di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, ai danni di oltre venti persone offese e quattordici parti civili.
Secondo le indagini avviate dalla Guardia di Finanza nel 2013, Cabizza, conosciuta come “Genny”, gestiva un’agenzia di pratiche, mentre il marito Porcheddu, ex poliziotto, sfruttava la sua passata professione per ispirare fiducia. Insieme, e con la complicità di soggetti negli uffici pubblici, miravano a raggirare cittadini fragili, piccoli commercianti e professionisti in crisi nella provincia di Sassari, inventando debiti inesistenti e falsificando documenti per incassare denaro illecito.
Le condanne sono state severe: nove anni e mezzo di reclusione per Eugenia Cabizza e sette anni per Vincenzo Porcheddu. Sebbene alcuni reati siano stati dichiarati prescritti, la sentenza chiude un capitolo doloroso di fiducia tradita, che ha lasciato un segno amaro in città. La giustizia ha pronunciato il suo verdetto, ma la ricostruzione del tessuto di fiducia richiederà tempo.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi

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