Il mattatoio di Truncu Reale a Sassari, un’opera concepita nel lontano 1997, continua a essere un simbolo di inefficienza e promesse mancate. Dopo ben 28 anni dalla posa della prima pietra, l’avveniristico impianto è ancora chiuso, nonostante sia stato completato per ben due volte.
La struttura, che l’assessore Salvatore Sanna ha orgogliosamente definito una “Ferrari” per le sue tecnologie all’avanguardia, si è trasformata in un’incompiuta dal costo elevatissimo per la comunità. La sua storia è infatti costellata da eventi surreali: dopo il primo completamento nel 2012, il mattatoio fu saccheggiato da ladri in assenza di vigilanza. Una lezione appresa a caro prezzo, tanto che oggi, pur rimanendo inattivo, il Comune di Sassari sostiene una spesa annuale di circa 150mila euro per la sua sorveglianza, dopo un secondo completamento nel 2021.
Ora, una nuova speranza si affaccia all’orizzonte: l’amministrazione comunale prevede di pubblicare, forse già a inizio 2026, una manifestazione d’interesse per individuare un gestore. Si attende che questa sia la volta buona per dare finalmente vita a un’infrastruttura fondamentale per il comparto zootecnico del territorio sassarese.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna



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