La situazione critica nella Nurra: i animali in pericolo per la mancanza di acqua, necessarie autobotti per evitare una tragedia

La situazione di emergenza idrica a Sassari ha portato gli allevatori della Nurra a lanciare un grido d’allarme disperato, chiedendo l’intervento immediato delle autobotti della protezione civile per evitare la morte di migliaia di capi di bestiame. La regione, un tempo granaio dell’isola, si trova ora ridotta alla sete dalla siccità più dura di cui si abbia memoria. Anche le sorgenti secolari si sono seccate, creando una situazione critica per gli agricoltori e allevatori, come testimoniano le parole di Mario Zidda.

Attualmente, le aziende stanno acquistando acqua da privati a caro prezzo, ma anche questa risorsa si sta esaurendo rapidamente, mettendo a rischio la sopravvivenza del bestiame e aumentando il pericolo di epidemie. La richiesta delle autobotti della protezione civile è condivisa dal presidente di Coldiretti Nord Sardegna, Antonello Fois, che sottolinea l’importanza di risolvere la situazione in tempi brevi, senza aspettare gli indugi della politica.

Una volta superata l’emergenza immediata, sarà essenziale concentrarsi sulle soluzioni strutturali a lungo termine. Il direttore generale di Coldiretti, Marco Locci, evidenzia la necessità di realizzare gli invasi programmati da tempo e le interconnessioni fra i bacini, oltre a combattere gli sprechi che comportano la perdita del 50% dell’acqua destinata all’irrigazione dei campi. La risorsa idrica, fondamentale per l’isola, deve essere garantita per tutti, sia per l’uomo che per gli animali, affinché la Sardegna possa affrontare in modo sostenibile le sfide legate alla siccità.

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