La polemica contro Eni si infiamma a Sassari dopo l’audizione dei vertici della società alla Camera. Eni ha annunciato lo stop alla produzione di etilene nei siti industriali di Priolo in Sicilia e Brindisi in Puglia. Il deputato del Partito Democratico Silvio Lai denuncia il presunto abbandono di Porto Torres da parte di Eni, mentre accusa il governo di Giorgia Meloni di assistere in silenzio alla ritirata dell’Italia dalla chimica di base. Lai critica l’operazione di facciata presentata dai vertici di Eni come un disimpegno strategico dell’Italia da un settore chiave della manifattura.
Il piano “di trasformazione e rilancio” presentato dai vertici Eni prevede un investimento di oltre 2 miliardi di euro entro il 2030. Tuttavia, per Lai si tratta di una manovra di propaganda senza contenuti economici solidi né valenza politica reale. Porto Torres, secondo il parlamentare sassarese, non riceverà alcun beneficio dai progetti previsti da Eni Versalis, rispetto a Priolo e Brindisi. Lai critica l’assenza di progetti misurabili per Porto Torres e la mancanza di garanzie occupazionali e industriali.
L’annuncio della chiusura della produzione di etilene a Brindisi e Priolo da parte di Eni è stato fortemente criticato anche da esponenti sindacali come Pino Gesmundo della Cgil e Marco Falcinelli della Filctem Cgil. Anche la vicepresidente della commissione Attività produttive, Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, si è schierata contro questa scelta.
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