Nel cuore del Meilogu, nella provincia di Sassari, il piccolo comune di Semestene, con i suoi circa 90 abitanti effettivi, ha assistito a una rinascita inaspettata. Mentre molti borghi sardi affrontano lo spopolamento e la chiusura dei servizi essenziali, Enzo Piu ha deciso di andare controcorrente, riaprendo l’unico bar del paese, chiuso da anni. Una scommessa audace, che in soli diciotto mesi si è rivelata un successo travolgente.
Il locale, riaperto anche grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, non è solo un punto di ristoro, ma è diventato il vero e proprio motore sociale di Semestene. “Da quando ho riaperto, si contano sette residenti in più,” racconta Piu, evidenziando un trend inversamente proporzionale alla crisi demografica che affligge l’entroterra. Persino acquirenti dalla Polonia hanno mostrato interesse per le case del borgo, attratti forse proprio da questa nuova vitalità.
Il bar di Enzo Piu è ora il fulcro della vita comunitaria, un luogo dove gli abitanti si incontrano, socializzano e riscoprono il piacere di vivere il proprio paese. Questa iniziativa dimostra come, anche nei contesti più difficili, un’idea coraggiosa e un forte spirito di comunità possano innescare un processo di rivitalizzazione, offrendo un modello di speranza per tanti altri piccoli centri della Sardegna e non solo.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna



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