La notte di Halloween ha acceso le vie del centro di Sassari con un’effervescenza che ha catalizzato l’attenzione di molti, trasformando la città in un palcoscenico di festeggiamenti. Mentre l’evento è stato accolto con favore da una larga parte della popolazione per la sua capacità di generare aggregazione e divertimento, non sono mancate le voci critiche che hanno accompagnato il bilancio della serata.
Il dibattito si è acceso, in particolare, sull’equilibrio tra le celebrazioni di origine anglosassone e la valorizzazione delle autentiche tradizioni sarde. Sebbene l’iniziativa avesse incluso un omaggio a “Su Mortu Mortu”, l’antica usanza legata alla commemorazione dei defunti, molti cittadini hanno percepito una prevalenza degli elementi tipici di Halloween, riaccendendo il confronto sull’identità culturale del capoluogo turritano.
Altre perplessità sono emerse riguardo alla vitalità del centro storico di Sassari, che sembra animarsi in modo significativo solo in occasione di eventi straordinari. Un sentimento diffuso che esprime il desiderio di vedere le strade e le piazze pulsare di vita e partecipazione non solo per una singola notte, ma con continuità durante tutto l’anno, trasformando l’eccezionalità in normalità per la comunità sassarese.
Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi
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