Esplosione in via Battisti: quattro morti e 44 feriti nella tragica tragedia

Il ricordo di tragedie provocate da fughe di gas torna a risvegliarsi tra i sassaresi quando si parla di esplosioni. La memoria, infatti, corre indietro fino al 17 maggio 1979, quando una devastante esplosione in una tabaccheria di via Cesare Battisti causò quattro morti e 44 feriti. Quel pomeriggio, quell’angolo elegante del centro storico si trasformò in uno scenario apocalittico, segnando la città in modo indelebile. La tabaccheria era di proprietà della famiglia Visnovitz, nota a Sassari, e l’ipotesi di un attentato venne ben presto scartata a favore della causa reale: una perdita di gas da una condotta propanata. Le vittime di quella tragica giornata sono ancora negli occhi di chi ha vissuto quei momenti.

Negli anni successivi, altre tragedie legate alle fughe di gas hanno colpito la città. L’esplosione del 15 aprile 2010 in un appartamento di via Gorizia, la fuga di gas a Bancali nel 2014 e l’incidente del 6 ottobre 2015 in via La Marmora sono solo alcuni esempi. Vittime, intossicati, famiglie senza casa: le conseguenze di queste tragedie sono sempre devastanti e mettono in evidenza la necessità di massima attenzione e precauzione quando si tratta di gas.

Sempre presente il rischio di incidenti simili, che riportano alla mente dei sassaresi la paura e la tragedia vissute in passato. La città, purtroppo, conserva cicatrici profonde causate da fughe di gas, e la memoria di quelle vittime continua a vivere nelle storie e nell’angoscia di chi ha condiviso quelle terribili esperienze. È necessario un maggiore impegno da parte di tutti per prevenire eventuali incidenti futuri e garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Leggi l’articolo completo su: La Nuova Sardegna

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *