Un’importante scoperta ha scosso le acque di Castelsardo: un ordigno bellico, risalente presumibilmente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato individuato a circa duecento metri dalla riva, nella rinomata secca di Punta Spinosa, ad una profondità di undici metri. Il ritrovamento è avvenuto durante un’immersione di routine del Mistral Diving Center, e la tempestiva segnalazione ha subito attivato la Capitaneria di Porto e la Marina Militare.
L’intervento di bonifica, affidato agli specialisti della Marina provenienti dalla base de La Maddalena, è programmato per domani mattina. L’area interessata sarà temporaneamente interdetta alla navigazione e alle immersioni per garantire la massima sicurezza durante le operazioni di disinnesco.
Antonello Poddighe del Mistral Diving Center ha sottolineato come la zona sia nota per simili ritrovamenti. “Qui, durante il conflitto mondiale, c’era una postazione antiaerea. Dopo l’8 settembre, le munizioni e l’armamento furono gettati in mare,” spiega. Il fondale di Castelsardo, infatti, continua a custodire e, a volte, a restituire frammenti di quella storia sommersa, come già accaduto in passato con altri ordigni e resti bellici.
La procedura standard prevede la denuncia immediata alle autorità e l’intervento degli sminatori per neutralizzare l’ordigno in sicurezza, preservando l’integrità del nostro splendido mare e la sicurezza dei bagnanti e dei naviganti.
Fonte originale e approfondimento: Lanuovasardegna



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