La casa di reclusione di Alghero, uno degli istituti penitenziari chiave nella provincia di Sassari, sta affrontando una situazione critica. Il carcere è afflitto da un cronico sovraffollamento e da una preoccupante carenza di personale della Polizia Penitenziaria, una condizione aggravata significativamente dai recenti trasferimenti di detenuti dal carcere romano di Regina Coeli.
Le Organizzazioni Sindacali OSAPP, CON.SI.PE. e CNPP/SPP hanno lanciato un allarme congiunto, inviando una nota al Provveditorato Regionale. Attualmente, l’istituto ospita 170 detenuti, ben oltre la sua capienza di 156 posti. A ciò si aggiunge una grave deficienza nella pianta organica: a fronte dei 79 agenti previsti, ne sono presenti solo 69, di cui appena 36 sono effettivamente operativi nei turni. Questa disparità mette a serio rischio la sicurezza interna e il benessere degli stessi operatori.
I sindacati sottolineano inoltre come i nuovi arrivi da Roma appartengano a un circuito penitenziario poco compatibile con la vocazione trattamentale della struttura algherese. Per far fronte a questa emergenza, è stata richiesta un’assegnazione temporanea di nuovo personale e, come forma di protesta pacifica, è stata avviata l’astensione dalla mensa. L’obiettivo è sollecitare interventi urgenti per ripristinare condizioni lavorative e di sicurezza adeguate.
Fonte originale e approfondimento: Unionesarda



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