Alghero si schiera compatta contro le proposte di modifica governative sulla tassa di soggiorno. Il sindaco Raimondo Cacciotto ha infatti unito la sua voce a quella degli altri 23 Comuni italiani facenti parte del prestigioso network G20Spiagge, esprimendo un netto rifiuto alla riforma durante l’incontro cruciale tenutosi a Milano.
L’imposta di soggiorno, ribadiscono i sindaci, è molto più di una semplice tassa: è uno strumento indispensabile per garantire e migliorare la qualità dei servizi offerti ai turisti e ai residenti. Contribuisce direttamente al finanziamento di infrastrutture, pulizia, eventi e al potenziamento dell’attrattività complessiva delle destinazioni balneari, un pilastro fondamentale per l’economia di città come Alghero, che vive di turismo.
«La tassa di soggiorno deve servire per migliorare la qualità dei servizi, l’efficienza dell’accoglienza e la vivibilità delle nostre città turistiche», ha rimarcato il primo cittadino di Alghero, Raimondo Cacciotto. «È una decisione che spetta ai Comuni, che rispondono direttamente ai cittadini e alle imprese del territorio», sottolineando l’importanza dell’autonomia locale nella gestione di risorse vitali per lo sviluppo turistico.
Oltre alla questione della tassa di soggiorno, l’assemblea del G20Spiagge ha sollecitato maggiore chiarezza sul futuro del demanio marittimo, un altro tema cruciale che impatta profondamente sulle realtà costiere, in vista del dialogo con il Governo sull’applicazione della direttiva Bolkestein. Un fronte comune per difendere gli interessi e il futuro delle perle del turismo italiano.
Fonte originale e approfondimento: Unionesarda



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