Aeroporto Alghero: Tasse Imbarco al Centro del Dibattito sul Rilancio

L’aeroporto di Alghero, vitale porta d’accesso per la Riviera del Corallo, è nuovamente al centro di un dibattito acceso riguardo l’addizionale sui diritti d’imbarco. La questione, che vede contrapporsi l’urgenza di un rilancio e la tutela dei diritti, sta mobilitando politica e sindacati locali, tutti concordi sulla necessità di ridare competitività allo scalo.

L’ex sindaco di Alghero, Mario Bruno, si fa portavoce dell’abolizione o di una riduzione sperimentale della tassa. La sua proposta mira a siglare patti chiari con le compagnie aeree: meno oneri in cambio di nuovi voli invernali e il ritorno della base Ryanair, considerati essenziali per stimolare l’economia locale. Bruno invoca coraggio e visione, auspicando che Alghero diventi un laboratorio per una nuova politica di mobilità.

Dall’altra parte, Gianluca Langiu, segretario regionale della FIT CISL Sardegna, invita alla prudenza. Pur condividendo l’obiettivo del rilancio, Langiu evidenzia come parte di quei proventi finanzi il Fondo del trasporto aereo, garantendo tutele salariali ai lavoratori. Propone una sperimentazione temporanea, sostenuta da fondi regionali o statali, limitata alla bassa stagione e condizionata a impegni precisi da parte dei vettori su rotte e occupazione.

A complicare il quadro interviene il consigliere regionale Valdo Di Nolfo (Uniti per Todde), che precisa la natura statale dell’addizionale. Di Nolfo sposta il focus sul Governo centrale, sottolineando però la disponibilità della Regione a rimborsare lo Stato per la stagione invernale, pur di salvaguardare la mobilità dei sardi. Tre visioni diverse, ma un obiettivo comune: ridare centralità all’aeroporto di Alghero come snodo cruciale per il nord-ovest della Sardegna.

Fonte originale e approfondimento: Sassarioggi