Nel luglio del 2025, si è concluso un caso di diffamazione aggravata riguardante un fotomontaggio con il volto di Matteo Salvini, segretario federale della Lega. Un uomo di 47 anni residente a Sorso è stato assolto dall’accusa, non essendo stato possibile identificare con certezza l’autore del commento controverso apparso sui social.
Il fatto risale al 2021, quando su una pagina Facebook era apparsa un’immagine di un rotolo di carta igienica con il volto di Salvini. In risposta a questa pubblicazione, un commento sarcastico ironizzava sui rappresentanti della Lega, suscitando la querela di un assessore comunale di Bergamo. L’imputato ha sempre negato di aver scritto quelle frasi, sottolineando la difficoltà nel determinare con certezza l’autore di determinati contenuti online.
Durante l’udienza, un ispettore della polizia postale ha confermato la complessità del fenomeno del furto d’identità digitale, rendendo difficile attribuire con certezza la responsabilità di determinati post sui social media. Di fronte alla mancanza di prove concrete, la parte offesa ha deciso di ritirare la querela, portando il tribunale di Sassari a emettere una sentenza di non doversi procedere nel caso in questione.
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