Il primo ministro polacco Donald Tusk si aspetta nel prossimo futuro una data per il cessate il fuoco in Ucraina. Intervistato dall’emittente radio polacca Polskie Radio, Tusk ha inoltre affermato di aspettarsi dichiarazioni su quale confine sarà in vigore e sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, riporta Polskie Radio sul suo sito. “Si tratterà certamente di decisioni che comporteranno una minore ingerenza degli Stati Uniti negli affari ucraini”, ha affermato, sottolineando che “le decisioni sulla guerra in Ucraina non possono essere prese sopra le teste degli ucraini, ma neanche sopra le nostre”.
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con un record di 145 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed di produzione iraniana: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev. “Il nemico ha attaccato con un numero record di droni!”, si legge nel messaggio. La regione di Odessa e altre regioni del Paese “hanno sofferto a causa degli attacchi” nemici, con danni a edifici e proprietà private. Le difese aeree di Kiev hanno abbattuto 62 droni russi: altri 67 risultano dispersi in diverse regioni e altri 10 hanno lasciato lo spazio aereo ucraino in direzione di Moldavia, Bielorussia e Russia.
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che le difese aeree del Paese hanno abbattuto tra le 7:00 e le 10:00 di questa mattina (le 5:00 e le 8:00 in Italia) un totale di 70 droni ucraini, 34 dei quali sul territorio della regione di Mosca. E’ quanto si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Altri 14 droni sono stati distrutti sulla regione di Bryansk, sette ciascuno sulle regioni di Orel e Kaluga, sei sul territorio della regione di Kursk e due su quello della regione di Tula.
La Russia sta per varcare la soglia dei 700mila soldati morti o feriti e ottobre è stato il peggiore mese in termini di perdite dall’inizio della guerra in Ucraina: lo ha detto alla Bbc l’ammiraglio Tony Radakin, capo di stato maggiore della difesa britannica. Secondo Radakin, le forze russe hanno subito una media di circa 1.500 morti o feriti “ogni singolo giorno” il mese scorso. Per i funzionari della difesa occidentali si tratta del bilancio più pesante finora. “La Russia sta per subire 700.000 morti e feriti. E’ l’enorme dolore e sofferenza che la nazione deve sopportare a causa dell’ambizione di Putin”, ha aggiunto Radakin.
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