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Nyt: ’50mila soldati russi nel Kursk pronti all’attacco’

I russi “hanno ammassato 50mila soldati nella regione del Kursk, inclusi militari nordcoreani, che si preparano ad azioni offensive” per riconquistare il territorio perduto. Lo scrive il New York Times, citando fonti americane ed ucraine. Secondo queste ultime un attacco sarebbe imminente, “nei prossimi giorni”. Le truppe nordcoreane “stanno completando l’addestramento soprattutto per artiglieria e manovre di fanteria e sono divise in due unità, una d’assalto l’altra di supporto”.

Cremlino: ‘Da Trump segnali positivi’

La volontà del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, di arrivare ad un accordo che porti alla pace in Ucraina indica che “i segnali sono positivi”: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al programma ‘Mosca. Cremlino. Putin’. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
   “I segnali sono positivi. Durante la sua campagna elettorale Trump ha detto di percepire tutto come un accordo. Che potrebbe fare un accordo che porti la pace – ha affermato il portavoce -. Almeno parla di pace, non parla di scontro, non dice di voler infliggere una sconfitta strategica alla Russia, e questo lo distingue favorevolmente dall’amministrazione in carica. È difficile dire cosa succederà dopo”. Peskov è stato intervistato dal conduttore e creatore del programma ‘Mosca. Cremlino. Putin’, Pavel Zarubin, il quale ha pubblicato sul suo canale Telegram spezzoni dell’intervista.
   

Tusk: ‘Presto la data per il cessate il fuoco in Ucraina’

Il primo ministro polacco Donald Tusk si aspetta nel prossimo futuro una data per il cessate il fuoco in Ucraina. Intervistato dall’emittente radio polacca Polskie Radio, Tusk ha inoltre affermato di aspettarsi dichiarazioni su quale confine sarà in vigore e sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, riporta Polskie Radio sul suo sito. “Si tratterà certamente di decisioni che comporteranno una minore ingerenza degli Stati Uniti negli affari ucraini”, ha affermato, sottolineando che “le decisioni sulla guerra in Ucraina non possono essere prese sopra le teste degli ucraini, ma neanche sopra le nostre”. 
   

Kiev: ‘Nella notte record di 145 droni russi sull’Ucraina’

 Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con un record di 145 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed di produzione iraniana: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev. “Il nemico ha attaccato con un numero record di droni!”, si legge nel messaggio. La regione di Odessa e altre regioni del Paese “hanno sofferto a causa degli attacchi” nemici, con danni a edifici e proprietà private. Le difese aeree di Kiev hanno abbattuto 62 droni russi: altri 67 risultano dispersi in diverse regioni e altri 10 hanno lasciato lo spazio aereo ucraino in direzione di Moldavia, Bielorussia e Russia. 

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