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La famiglia di Aurora: ‘I servizi sociali non l’hanno tutelata’

   La famiglia di Aurora non ci sta. L’avvocata che assiste la madre della 13enne, Lorenza Dordoni, dice di non voler puntare il dito contro i Servizi sociali del Comune di Piacenza, ma nei fatti pone una serie di domande e soprattutto fa notare una circostanza: la ragazzina, in ipotesi di accusa uccisa dall’ex fidanzato che l’avrebbe buttata giù da un balcone al settimo piano della casa dove viveva, dal 2017 era stata affidata proprio ai servizi sociali, dal momento che al padre era stata tolta la potestà genitoriale e anche quella della madre, che pur viveva con le figlie, aveva avuto limitazioni.    “Chiedo – domanda l’avvocato Dordoni – che cosa hanno fatto di fronte alla segnalazione di una mamma di una bambina che era loro affidata”. Parole che vanno lette in riferimento alla presa di posizione di due giorni fa, il 30 ottobre, quando il Comune di Piacenza ha fatto una nota dicendo che la madre di Aurora aveva sì parlato ai Servizi del ragazzo indagato – “lo riteneva una compagnia non gradita e riferiva una certa difficoltà a gestirne la presenza in casa, a volte anche notturna” – tuttavia “non ha segnalato ai Servizi sociali comportamenti violenti” del ragazzo e non ha mai comunicato di aver sporto denuncia alle forze di polizia.
   Replica l’avvocata: “Confermo che la madre non aveva fatto denuncia, chiedo però se i servizi sociali, che erano affidatari, hanno fatto qualcosa. Sono pronta ad un sereno confronto, per diramare che tutto il possibile sia stato fatto. Hanno verificato chi fosse questo ragazzino e hanno svolto qualche indagine nelle scuole nel paese in cui viveva per delineare meglio se le preoccupazioni della madre erano morbose o reali? Sono in attesa di risposte e spero che arrivino quanto prima”.
   Quasi a dire che, se c’era qualcosa da denunciare, dovevano essere i servizi stessi a dover prendere un’iniziativa. E anche la sorella della 13enne, Viktoria, sui social ha continuato in questi giorni a sfogarsi contro i servizi.
In un’intervista a Quarto Grado, in onda stasera su Rete4, è tornata anche su quello che aveva detto nei giorni scorsi e cioè che fin da subito era stata convinta che Aurora non fosse morta per cause accidentali o suicida: “Ho capito subito che non era stata lei, che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Mia sorella è sempre stata piena di vita, ha sempre avuto un grandissimo rispetto per la vita e non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Quindi, fin dal primo momento, ho capito che era stato per forza lui (l’ex fidanzato, ndr) perché lui era ossessivo nei suoi confronti. Aveva dei comportamenti strani nei confronti di mia sorella, sempre più strani che con il passare del tempo sono peggiorati. Sapevo che era stato lui, me lo continuavo a ripetere e continuo a pensare al perché non l’abbia salvata, perché non ero lì con lei”, ha detto.    

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