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Sparito medico del San Raffaele, ‘aiutateci a trovarlo’

   I primi a preoccuparsi sono stati i colleghi che non lo hanno visto arrivare al lavoro dopo averlo salutato la sera prima. Poi la famiglia che lo aspettava a casa a Brescia per il fine settimana. E invece da venerdì mattina nessuno ha più notizie di Davide Piccinali, 39enne medico specializzando in cardiochirurgia all’ospedale San Raffaele di Milano. Svanito nel nulla.    “Stiamo ricevendo diverse segnalazioni da parte di persone che dicono di aver incontrato Davide, ma al momento non ci sono novità” spiega Dario, il fratello di Davide Piccinali, che in queste ore sta tenendo i rapporti con i media dopo aver sporto denuncia alla Polizia a Milano. Il medico risulta residente in via Citumno a Milano e l’appartamento dove vive in affitto è perfettamente in ordine. “Nessun segno che possa far pensare a qualcosa di strano” assicurano i familiari. In casa sono entrati i polizotti accompagnati da un paio di colleghi medici dello scomparso e dal proprietario di casa che ha fornito le chiavi.    “C’erano tutti i suoi effetti personali. Giovedì ha finito il turno di lavoro in ospedale e non abbiamo più saputo nulla” ricostruisce il fratello. “I colleghi sono i primi stupiti perché ci hanno assicurato di aver visto il Davide di sempre. Non aveva problemi sul lavoro e seppur non è una persona che si confronta molto, a noi familiari è sembrato tranquillo e sereno come sempre”. “Domenica scorsa, di ritorno da un matrimonio ad Ancona, mio fratello si era fermato a Brescia e aveva restituito l’auto a mia madre. Sarebbe dovuto tornare in città anche questo fine settimana come aveva detto via messaggio a mia mamma in settimana” ha aggiunto.     Da quando, prima via social e poi attraverso siti e giornali, la notizia della scomparsa ha iniziato a circolare, alla famiglia Piccinali sono arrivate diverse segnalazioni. “Il fatto che arrivino segnalazioni, da un autista di pullman a Milano, da un’osteria di Treviglio in particolare, ci fa sperare che si sia trattato di un allontanamento volontario, ma non sappiamo il motivo”. “L’autista di un pullman in zona Cascina Gobba ha raccontato che secondo lui mio fratello era a bordo e di ricordarlo perché era solo e con lo sguardo un po’ perso”.    Secondo i familiari Davide Piccinali non aveva una relazione sentimentale e aveva come pensiero primario il lavoro in ospedale. “Fa piacere, pur in questo momento di smarrimento, che ci stiano scrivendo in privato anche dei pazienti che sono preoccupati come noi. Speriamo – conclude – che questo incubo possa finire presto e che Davide possa tornare a casa”.

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