Bono «Siamo gente perbene», è la risposta del primo cittadino di Bono Michele Solinas ai tanti attacchi e insulti arrivati nei social in questi giorni dopo il massacro di Alex, il cane sordo e cieco picchiato a Bono. L’episodio è accaduto durante i festeggiamenti di San Raimondo nella notte del 31 agosto. Il cane è stato preso di mira da alcuni ragazzini che lo hanno massacrato di botte. Alex è morto di agonia il 3 settembre. La notizia ha fatto il giro della penisola in pochissime ore, scatenando indignazione e avversione non solo verso gli autori, ma verso tutta la comunità bonese. «La nostra comunità è stata presa d’assalto da commenti e giudizi affrettati nei social network e nelle piattaforme di informazione senza motivo e in modo pesante. La mia è una comunità di gente laboriosa, solidale e con un alto grado di istruzione. Da notizie ufficiose gli autori del gesto non sono componenti di questa comunità – ha voluto sottolineare Solinas – . Mi sono messo a disposizione della polizia locale e del comando dei carabinieri guidato dal maresciallo Vittorio Cuccu fin da subito affinché venissero compiutamente accertati i fatti». Il fatto ha attirato anche l’attenzione della presidente della Leidaa Fatima Fiocca che ha duramente denunciato l’accaduto. La notizia ha ben presto avuto un forte eco mediatico. «Questa vicenda ci crea un grave danno di immagine – ha concluso Solinas –. Sono onorato di rappresentare la mia comunità come sindaco e oltre a tutelarla contro chi ha compiuto questo gesto la tutelerò presentando querela verso tutte quelle persone che in questi giorni, senza conoscere i nostri valori, la nostra cultura e la nostra storia, ci hanno rivolto epiteti offensivi e altamente diffamatori. Tale vile atto è da condannare fermamente, per questo promuoveremo campagne di sensibilizzazione sul rispetto degli animali per un educazione consapevole dei ragazzi».
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