Stintino Della sua cittadina è stato certamente il pioniere del calcio, ma anche un esempio di vita per le future generazioni. Prospero Maddau è morto a Stintino, aveva 92 anni ed è stato una delle figure più emblematiche e amate del borgo marinaro. Calciatore, dirigente, gran lavoratore e padre di famiglia. Fu lui nel lontano 8 settembre 1969, in occasione della festa padronale, ad organizzare, in un terreno paludoso che si prosciugava in estate, tra le Saline ed Ezzi Mannu, la prima partita di calcio a Stintino, tra la squadra locale e la Sassari. Con le porte regolamentari e relativi pali quadrati costruiti con le proprie mani. Nel 1970, con una pala meccanica prestata dall’imprenditore genovese Enrico Molfino (costruttore del villaggio Ancora), spianò praticamente da solo il terreno di proprietà familiare per farne un campo di calcio. Quel Tore Pippia che sino a qualche anno fa è stato teatro dello Stintino calcio, prima della costruzione del nuovo impianto di Roccaruja. Prospero Maddau fu uno dei fondatori della squadra, giocandovi anche (allenatore Pocobelli) per due stagioni nel ruolo di centrocampista. Poi per tanti anni dirigente e animatore. Gran lavoratore, Prospero Maddau nella vita ha eseguito diversi mestieri: macellaio, operaio e carpentiere. Sino a poco tempo fa effettuava alcune piccole manutenzioni alle imbarcazioni ormeggiate al porto. Nel 2023 il consiglio comunale di Stintino gli ha conferito una benemerenza al valore civile e sportivo. «La sua vita – si legge tra l’altro nelle motivazioni espresse dalla massima assemblea cittadina – è stata un esempio di virtuosa partecipazione attiva e disinteressata alla crescita culturale e sportiva della comunità». In onore e alla memoria di Prospero Maddau, lo Stintino calcio ha chiesto alla Federazione di disputare col lutto al braccio la prossima partita fuori casa contro l’Usinese, valevole per la Coppa Italia di Promozione.
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