Chiesti due anni per violenza sessuale, ieri in aula d’assise a Sassari, dal pm Angelo Beccu contro un 33enne algherese.
L’uomo era stato denunciato da una donna di 37 anni nel 2016 perché, al termine di una nottata ad alto tasso alcolico nella città catalana trascorsa con l’uomo, si era svegliata senza ricordare più nulla. Tanto da temere di aver assunto suo malgrado la cosiddetta “droga dello stupro” e di essere stata vittima di violenza carnale. Ipotesi però confutate, come riferisce il pubblico ministero, dagli esami compiuti sulla presunta vittima. La quale, quella notte, continua Beccu, a causa dell’alcol “non era più in sé”, rendendosi protagonista con l’imputato, anche lui alticcio, davanti a numerosi testimoni, di effusioni hot in un locale pubblico. Una condizione alterata di cui, secondo l’accusa, il 33enne si sarebbe approfittato “per soddisfare le sue voglie”, connotate soltanto da palpeggiamenti.
Il pm ha chiesto di riconoscere per l’uomo le circostanze attenuanti, e di inserire il reato nel 609 bis comma 3, come caso di minore gravità in ambito di violenza sessuale. Il collegio, presieduto dalla giudice Monia Adami, a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla, ha disposto per settembre la discussione dell’avvocato difensore Marco Salaris e del legale di parte civile Luigi Esposito.© Riproduzione riservata
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