Così l’Unione, che già da qualche anno ha messo in piedi una funzione tutta dedicata al marketing territoriale, inizia a mostrare il suo territorio a chi desidera godersi una vacanza alternativa al mare, a contatto con la natura e digital detox. Si, perché è proprio questo quello che desidera chi viene in Sardegna: il turista che di solito pernotta nell’isola nei mesi spalla tra marzo e giugno o da Settembre a Novembre, desidera godersi appieno una delle cinque Blue Zone del mondo. «La Sardegna è conosciuta nel panorama internazionale non solo per le sue coste cristalline, ma soprattutto per il suo alto indice di longevità, che arriva dallo stile di vita, da un regime alimentare a base di cereali e legumi, per il suo ritmo di vita meno stressante – sottolinea il presidente dell’Unione del Coros Cristian Budroni -. Sono fattori che attraggono sempre di più chi, della Sardegna, vuole portarsi a casa non solo mare, ma identità, saperi, usanze, tradizioni».
«Ed è con questo scopo che partendo da uno degli accessi più importanti della Sardegna come il porto di Porto Torres, i comuni del Coros si raccontano e si presentano al vasto pubblico del Nautic Event. All’interno dello stand, le operatrici congressuali avranno il piacere di condividere informazioni utili sul territorio e mostrare le “perle del coros”, gli attrattori attorno ai quali si sta costruendo l’offerta turistica integrata e sui quali l’Unione sta puntando per potenziare l’attrattività e coinvolgere le imprese che lavorano con i servizi turistici. I comuni che fanno parte del Coros e che potrete conoscere più da vicino sono: Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Muros, Olmedo, Ossi, Ploaghe, Putifigari, Tissi, Uri, Usini».
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