Aumentano i soldi nelle casse
della Regione e sale la quota di risorse stanziate e non
impegnate nel 2023: se il 2022 si era chiuso con un avanzo di
amministrazione pari a 171 milioni, nel 2023 la quota è arrivata
a quasi 531 milioni, con un incremento di circa 360 milioni di
euro. Sono i risultati del rendiconto finanziario della Regione
approvato nella seduta di oggi dalla giunta Todde su proposta
dell’assessore del Bilancio, Giuseppe Meloni.
“Si tratta di risorse che risultano stanziate, destinate, ma
non impegnate, quindi non utilizzabili – spiega all’ANSA
l’assessore e vice presidente dell’esecutivo -, questo ancora
una volta dimostra la scarsa capacità di spesa che ha avuto la
precedente giunta di centrodestra”.
Nel dettaglio l’esercizio 2023 di rendiconto si chiude con un
avanzo di amministrazione complessivo disponibile di
530.999.581,16 euro, che deriva da un risultato della gestione
pari a 3.801.114.960 euro, composto da una parte accantonata
(1.281.964.427 euro), una parte vincolata (1.957.841.675 euro) e
una parte destinata (30.309.275 euro). Queste risorse non
potranno, però, essere spese nell’immediato: con i tempi stretti
per l’approvazione del rendiconto, che deve essere trasmesso
alla Corte dei conti per la parifica, potranno essere utilizzate
solo alla fine dell’anno, dopo l’assestamento e la successiva
variazione necessaria per la spesa.
“Ora l’obiettivo è recuperare il gap dei tempi – aggiunge
Meloni – ci impegniamo sin da ora a non portarle avanti come
avanzo e per i prossimi esercizi potremo essere in linea con la
spesa”.
Todde, “gravi danni per mancati investimenti”
“Programmare tempestivamente le risorse, evitare lo spreco di soldi pubblici, rimettere al centro le persone, tutelare i sardi e i loro bisogni e riportare la trasparenza tra chi governa e i cittadini: sono questi i principi al centro della nostra attenzione e della nostra azione di governo”, sono gli obiettivi dell’amministrazione di Alessandra Todde che in un post sui social, come di consueto dall’insediamento, informa i suoi seguaci sulla sua attività e su quella della giunta. La presidente si riferisce all’approvazione del rendiconto della regione 2023, “documento che rappresenta il risultato della gestione riferita alla precedente legislatura”, licenziato nei tempi prefissati. Le risorse di avanzo disponibile di 530 milioni “potranno essere riprogrammate dopo la parifica della Corte dei Conti, quindi presumibilmente dopo l’estate”, precisa Todde che aggiunge come la spesa non effettuata nel 2023 “risulta però essere ben più elevata se consideriamo anche l’avanzo ‘vincolato’, ovvero l’insieme delle risorse programmate ma non utilizzate, che le ultime stime quantificano in circa 2 miliardi”. “L’incapacità di spendere le risorse pubbliche per le necessarie soluzioni ai problemi della Sardegna ha caratterizzato l’operato della precedente legislatura – ribadisce la governatrice -, arrecando con i mancati investimenti in sanità, nei trasporti, nei servizi, sul lavoro, sulle politiche sociali o per i nostri giovani, enormi danni a tutti. Una grave limitazione nell’azione della scorsa legislatura evidenziata anche in tutte le relazioni di parifica della Corte dei Conti”
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