“Cara presidente, la moratoria
sull’energia si doveva approvare subito. E invece non si capisce
a che gioco stia giocando la Regione”. Il messaggio, dal Medio
Campidano al Sarcidano, è stato ribadito durante la
manifestazione a Cagliari che questa mattina è partita da piazza
Garibaldi.
In testa al corteo – con oltre 600 persone – diretto verso
l’area sotto i portici del Consiglio regionale, uno striscione
con la scritta “No speculazioni energetiche”.
“Si sta perdendo tempo – spiega uno dei partecipanti alla
protesta – e il tempo in questa fase è decisivo: tutto deve
passare attraverso le commissioni. Ma ci dicano con chiarezza
che margini ci sono: non vogliamo ritrovarci con un eccesso di
energia che a noi non serve a nulla”.
E ci passano pure la metanizzazione e il Thyrrenian link. “Da
un anno e mezzo- spiega il portavoce di un comitato del
Sarcidano – combattiamo questa battaglia. Francamente ci
aspettavamo ora un maggior dialogo da parte di giunta e
consiglio. Siamo qui per manifestare il nostro disagio e
chiedere risposte visto che progetti e autorizzazioni continuano
ad andare avanti”.
Una battaglia in difesa dei terreni agricoli e del paesaggio,
spiegano i manifestanti. Tutti in corteo, dal “Comitadu no
eolicu, palas a terra”, al Comitato nuraxino. “Diciamo no alla
prepotenza di chi vuole sottrarci la terra- si legge in un
manifesto- in nome di una transizione energetica che distruggerà
la Sardegna. Ogni sarda e sardo, associazione, movimento e forza
politica può unirsi per gridare forte questo no”.
Una manifestazione tra tamburi e creatività. Messaggi tra
ironia e poesia: da “Avete rotto le pale” a “Un cavaliere
inquietante volteggia- riferito alle pale eoliche- sopra le
nostre teste, vaga per campi e paesi, calpesta e distrugge”.
Anche molto senso pratico: chiediamo immediato blocco delle
autorizzazioni.
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