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Alghero, Mulas scrive a Conoci: «Caro sindaco, non hai fatto il buon padre di famiglia»

Lettera aperta del capogruppo dell’Udc, Christian Mulas, al sindaco Mario Conoci.

Nella missiva le ragioni dei malumori all’interno della maggioranza di centrodestra che durante l’ultimo Consiglio comunale si è spaccata sul voto alla variazione di bilancio. Mulas, nella nota, spiega le sue ragioni. 

«Caro Sindaco, apprendiamo delle sue dichiarazioni diffuse oggi dove si leggono diversi passaggi sui quali è doveroso specificare nel merito. Colpisce il suo  concetto  del “cane al guinzaglio”. Chiariamo subito che il nostro “guinzaglio” sono gli elettori algheresi che, con la loro espressione del voto e con le loro proposte, ci consentono di svolgere il  nostro importante lavoro nella massima assise cittadina. Lavoro che tuttavia facciamo senza l’apporto di diversi  “suoi consiglieri” che snobbano continuamente consiglio e commissioni con assenze ingiustificate. Atteggiamenti che vengono giudicati un tanto al chilo:  noi che siamo sempre  presenti, facciamo proposte, portiamo progetti, e lavoro, veniamo tacciati di troppo attivismo e addirittura boicottati con le reiterate assenze nelle commissioni dai suoi consiglieri. Di contro, con i suoi consiglieri assenteisti vengono condivisi progetti, iniziative, finanziamenti e tanto altro. Non ci pare un esempio di democrazia e trasparenza da lei decantata». 

«Come le abbiamo esplicitato più  volte – prosegue – in relazione a tutti i nostri progetti, ordini del giorno (noti bene, votati all’unanimità dal Consiglio), non ne ha fatto realizzare neanche uno. Neanche uno!  E poi il Parco. Non può permettersi di accollare a noi i mancati contributi al Parco Regionale di Porto Conte, perché proprio grazie dell’UDC, dei suoi vertici locali e regionali, sono arrivati dei finanziamenti, sia oggi che nel recente passato. Mentre la sua Amministrazione ad oggi non ha speso nemmeno euro per il Parco.  E anche l’ultima variazione è stata una nostra proposta che però come sa bene non doveva essere ridotta alle briciole di 50.000 euro, ma doveva essere almeno del triplo! Senza considerare l’assurdità di chiedere conto al Parco dei tributi comunali in conto di Imu ecc. Questo si che è un vero atteggiamento avverso, ma nonostante la sua ritrosia le   ricordiamo che il Parco  ha potuto lavorare grazie al numero nelle assemblee che abbiamo sempre garantito noi, non i suoi fidati consiglieri, spesso insieme a quelle opposizioni che lei tanto biasima, ree di fare inciuci  con noi».

«Forse, sempre col massimo rispetto, dovrebbe lei guardarsi in casa e valutare la distruzione che lei ha perpetrato del Centrodestra Sardista che le ha permesso di raggiungere un traguardo che solo nei sogni poteva avere – conclude -. Traguardo raggiunto grazie a noi, le liste, i partiti, i quali, è  bene ricordarlo,  hanno preso più voti di lei. In 5 anni non ha mai, e diciamo mai, convocato una riunione di coalizione.   Invece stato bene disposto a quasi quotidiani “pomeriggi conviviali” a Porta Terra con i pochi “eletti” fidati.  Questa sì che è la maggioranza della maggioranza che decanta, come lei ama ricordare, “porta al guinzaglio” il resto della coalizione. In quanto agli inciuci, anche su questo farebbe meglio a guardare quanto fatto da lei stesso con una coalizione fortissima che dal giorno dopo delle elezioni, seguendo suoi dettami politici, cercava subito di trovare “sponda” tra gli avversari invece di concentrarsi a consolidarsi e divenire sempre più salda. Per questo crediamo che lei non abbia svolto nel miglior modo il ruolo di “buon padre di famiglia” che dovrebbe ottemperare un sindaco a partire dall’amore per i propri cittadini e di chi le ha permesso di esaudire un proprio sogno e non viceversa. Detto questo noi continueremo a lavorare per Alghero senza se e senza ma nella speranza che ci sia un ravvedimento volto a chiudere al meglio questa vacillante esperienza amministrativa».

© Riproduzione riservata

Leggi l’articolo su: L’Unione Sarda

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