Un’esperienza sensoriale tra i
sapori e l’ascolto dal vivo di arie d’opera. Saltata per via
dello sciopero, la prima di Mefistofele di Arrigo Boito, ieri
sera al Teatri Lirico di Cagliari c’è stato il debutto di
“L’OperaCena con il maestro”, un esperimento sociale, nuovo
format di promozione per far avvicinare un nuovo pubblico al bel
canto. Commensali tra loro sconosciuti, si sono ritrovati
attorno alla tavola imbandita nel foyer di platea con il cast di
Mefistofele per dar vita a un talk conviviale con un “maestro”
del Teatro. Tra questi una suora, una giovane madre,
imprenditori, tifosi del Cagliari, dj, artisti, ragazzi e
ragazze.
“Una forma di divulgazione in chiave pop pur sempre
autorevole – spiega l’ideatore di L’OperaCena, Giorgio Pitzianti
– lanciarla nel giorno dello sciopero era rischioso, ma
significava dare maggiore visibilità sia ai lavoratori che
scioperavano che alla realtà che si vive dentro un teatro”.
Parte degli ospiti è stata selezionata attraverso i social con
una strategia interattiva e coinvolgente. Dopo il djset con
aperitivo di benvenuto, la serata è proseguita tra una portata e
l’altra, tra domande, riflessioni, curiosità sull’opera assieme
al sovrintendente del Lirico Nicola Colabianchi, agli artisti
del primo cast Rafał Siwek (Mefistofele), Marco Berti (Faust) e
Marta Mari, che interpreterà Margherita con il secondo cast.
Accompagnati dal pianista Francesco Massimi hanno regalato
momenti suggestivi.
Protagonisti della cena, i piatti dello chef Francesco
Zucca, che ha in gran parte sostenuto anche economicamente
l’evento. La Fondazione ha contribuito con 700 euro per favorire
il lancio del format di promozione che ha coinvolto tecnici
delle luci, impiantisti, fonici e altre maestranze del Lirico.
Il format nasce anche per dare voce a progetti con scopo
benefico e sociale e sarà replicato, annuncia Pitzianti, “con
una formula estemporanea a sorpresa, un momento che unisce,
aggrega e include nel segno dell’opera, della cultura e
dell’arte”.
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