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Uccise i suoceri, moglie superstite racconta dramma in aula

Protetta da un separé di tela,
Ilaria Saladdino, la 40enne di Porto Torres ridotta in fin di
vita a colpi d’ascia dal marito Fulvio Baule, dopo che l’uomo
con la stessa arma aveva ucciso per strada i genitori di lei,
Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, oggi ha deposto nell’aula
della Corte d’assise di Sassari, dove si sta celebrando il
processo per il duplice omicidio.

   
La donna ha trascorso un anno in ospedale e sta ancora
attraversando una lunga terapia riabilitativa. Parlando con
fatica, fra pause e amnesie, si è sforzata per esprimersi e
rispondere al meglio alle domande della sostituta procuratrice,
Enrica Angioni. Quando non ha trovato le parole, ha preso carta
e penna e ha fatto dei disegni per rendere chiaro il suo
pensiero. Del momento in cui il marito ha impugnato l’ascia e ha
colpito a morte prima il padre e poi la madre, accanendosi anche
su di lei, non ricorda quasi nulla. La sera del 26 febbraio 2022
il marito, da cui si era appena separata, le aveva riportato i
due gemellini di due anni nati dalla loro unione. Si erano
incontrati nel cortile del condominio dove Ilaria viveva con i
genitori, a Porto Torres, e avevano litigato perché lui non
voleva versare i 400 euro per il mantenimento dei figli.
Ilaria non ricorda altro: “Gli ho detto che sarei andata
dall’avvocato e poi mi sono allontanata con il passeggino”, ha
detto in aula, davanti alla Corte presieduta dal giudice Massimo
Zaniboni. Quindi ha spiegato i motivi della separazione: “Avevo
paura”, ha detto. Ha raccontato di una gravidanza complicata,
portata avanti con la poca assistenza del marito; delle tensioni
in casa, soprattutto con la famiglia di lui.

   
“Adesso sto bene”, ha detto rispondendo alla pm e
all’avvocati di parte civile Gabriele Satta, Gianmario Solinas e
Silvia Ferraris. “Ho problemi a un braccio, e vado dal
logopedista”.

   
Fulvio Baule, assistito dall’avvocato Nicola Lucchi, era in
aula e ha ascoltato le parole della moglie tenendosi la testa
tra le mani. Lui parlerà nella prossima udienza, il 14 novembre,
spiegherà perché, un anno e mezzo fa, ha impugnato l’ascia che
teneva nel portabagagli della sua auto e ha ucciso senza pietà i
suoceri.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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