«Ancora una volta piove sul bagnato. E una regione che già paga lo scotto dell’insularità rischia di perdere ulteriore competitività su innovazione, digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione e sanità. Solo per fare alcuni esempi Sassari rischia di perdere 22 milioni e Alghero 9,7 milioni per 4 progetti» sottolinea Tedde. L’esponente politico evidenzia che è inverosimile che questo definanziamento possa essere compensato con fondi del Fsc, che peraltro richiedono una quota di cofinanziamento a carico dei Comuni e della Regione.
«Sono convinto che siano del tutto strumentali e ingenerose le accuse di corresponsabilità fatte da taluni nei confronti della Regione. Che, invece, su questa materia ha dimostrato grande reattività con l’Assessore della Programmazione Fasolino in prima linea -punta il dito l’ex sindaco di Alghero-. Occorre, invece, che tutte le forze politiche sarde si dimostrino responsabili e si compattino in una azione corale che spinga la Presidente Meloni a ritornare sui suoi passi e a rivedere la sforbiciata che mette KO una Regione già di per sé debole. Anche perché l’orizzonte di grandi riforme fiscale, costituzionale, giustizia, scuola, emergenza abitativa e infrastrutture della Presidente Meloni non possono vedere la Sardegna in qualità di triste spettatore in “brache di tela”» chiude Tedde.
Nella foto: Marco Tedde
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