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Caro voli: Ryanair chiede dimissioni dall’Enac

ALGHERO – «Di Palma dovrebbe assumersi la responsabilità – per il falso rapporto prodotto dall’Enac e presentato al governo italiano sul prezzo dei biglietti aerei – e dimettersi dall’Ente». Inoltre dai vertici Ryanair sottolineano «i molteplici errori nel rapporto, tra cui false affermazioni su biglietti aerei (inesistenti) da 1.000 euro, false affermazioni su algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet e false affermazioni su regimi di oligopolio nel mercato italiano».

Come riportato nel comunicato stampa rilasciato dalla compagnia aerea, «Ryanair ritiene inaccettabile che il Presidente della Direzione del trasporto aereo italiano non abbia spiegato con precisione il diritto comunitario (Reg. 1008/2008) al Ministro Urso, che garantisce a tutte le compagnie aeree la libertà di prezzo, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il decreto illegale del Ministro Urso aumenterà le tariffe aeree sulle rotte verso la Sicilia e la Sardegna e ridurrà la capacità». «I commenti di ieri di Di Palma, che afferma erroneamente che esiste un “oligopolio” in Italia, mostrano quanto sia poco informato sulla gestione delle compagnie aeree» è il duro attacco al presidente dell’Enac riportato nel comunicato Ryanair.

La prima conseguenza dello strappo con la compagnia aerea è il taglio di numerose rotte dall’Italia. Tra gli aeroporti più colpiti proprio quello di Alghero, col taglio netto di alcuni collegamenti invernali. Un operativo, quello del Riviewra del Corallo, che rischia di essere il più basso di sempre per la winter 2023-2024. A complicare ulteriormente le cose la mancanza di dialogo tra F2i e Regione e lo stop del Tribunale alla fusione di Sogeaal in Geasar.

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