La riforma sulle “Disposizioni per l’attuazione della autonomia differenziata delle regioni a Statuto ordinario”, approvata il 2 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, è diventata un tema di acceso dibattito politico anche locale. I consiglieri comunali del Partito democratico di Porto Torres, hanno proposto di inserire l’argomento all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale, in programma domani pomeriggio, giovedì 14 settembre.
Il disegno di legge, presentato dal Governo e promosso dal ministro per gli Affari generali, Roberto Calderoli, ha suscitato perplessità e critiche, da parte di studiosi e costituzionalisti, da Regioni, associazioni di Comuni e Province nonché da associazioni di categoria e forze sociali, che individuano il rischio di una frammentazione del tessuto istituzionale della Repubblica «e una non chiarita distinzione tra competenze legislative e funzioni amministrative e la conseguente confusione su quali verranno effettivamente attribuite e su come verranno salvaguardate, anche sotto il profilo finanziario, le funzioni pubbliche oggi assicurate dagli enti locali a cui, va ricordato, l’articolo 118 della Costituzione attribuisce, innanzitutto, l’esercizio delle funzioni amministrative».
Pertanto gli esponenti dem di Porto Torres, (Giampiero Madeddu, primo firmatario, Anna Lisa Dessì, Sabrina Pusceddu, Gavino Sanna, Ioris Gasbarra e Antonello Cabitta), chiedono al consiglio comunale «di esprimere la propria preoccupazione e la propria contrarietà al disegno di legge sull’autonomia differenziata proposto dal Ministro Calderoli e auspichiamo come necessaria l’adozione preventiva in Parlamento di una ‘legge quadro ’ costituzionale che disciplini percorso e procedure condivise con regioni ed enti locali».
Inoltre impegnano il sindaco Massimo Mulas «a rappresentare in tutte le sedi necessarie il punto di vista espresso dal consiglio comunale», sottolineano «ad assumere iniziative che facciano pesare l’orientamento della nostra comunità come rappresentato nel presente atto di indirizzo, verso principi di autonomia che assegni a tutte le realtà del nostro paese uguali opportunità di benessere civile e sociale». Infine un invito al presidente del consiglio comunale, Franco Satta, ad inviare la deliberazione di approvazione dell’atto di indirizzo al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei ministri, ai presidenti di Camera e Senato, ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, al presidente della Regione e ai gruppi consiliari regionali.
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