«La Uiltrasporti ritiene inaccettabili i ricatti di Ryanair sulle decisioni del Governo italiano – evidenzia Zonca -. Riteniamo che la Sardegna sia perfettamente in grado di vendere il suo prodotto turistico ed abbia tutte le caratteristiche per stare sul mercato: lo dimostrano il numero dei passeggeri che sono arrivati fino ad oggi. Bisogna uscire dallo schema per cui Ryanair vende i passeggeri agli aeroporti sardi, anche perché la compagnia low cost e’ l’emblema della deregolamentazione e del non rispetto di una leale concorrenza. Auspichiamo che, in base alla legge di mercato, se Ryanair dovesse lasciare scoperte delle rotte qualche altra compagnia le possa ricoprire».
Oltre a non applicare il contratto collettivo nazionale del trasporto aereo e non riconoscere alcuni diritti fondamentali dei lavoratori in Italia, la Uiltrasporti sarda ricorda che Ryanair prende forti sovvenzioni economiche dai gestori aeroportuali italiani. «Per questo – evidenzia ancora Zonca – riteniamo che la sfida del sistema del trasporto aereo sardo sia quella di creare attrattivita’ attraverso compagnie che rispettano i contratti di lavoro e i diritti dei passeggeri. Magari non con un biglietto a 9,99 euro (dove si scopre di dover pagare qualsiasi altro minimo servizio con sorprese last minute) ma pagando leggermente di più e utilizzando cosi’ le sovvenzioni per offrire un servizio dignitoso ai passeggeri e un trattamento equo ai propri lavoratori. Per questo rispediamo al mittente il ricatto di Ryanair sulla riduzione delle rotte in Sardegna e riteniamo che la compagnia possa sempre continuare a volare come vuole e quando vuole sui cieli della nostra isola».
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