Passa in Consiglio regionale la
norma che modifica l’assetto degli enti locali in Sardegna. Il
provvedimento è stato approvato con i voti della maggioranza.
La norma, dopo due anni dal ripristino delle province,
interviene per dare gambe alla riforma degli enti locali
dell’aprile 2021, che porta a sei le Province: Gallura- Nord-Est
Sardegna,Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano e a due
le Città metropolitane con quella nuova di Sassari.
Il testo inserito nel collegato serve ad ‘aggiustare’ la
riforma, impugnata dal governo dopo qualche mese dal via libera
e salvata dalla Corte costituzionale e riguarda la fase
transitoria e di successione dai vecchi ai nuovi enti,
stabilendo tempi, modalità e procedure nel passaggio al nuovo
assetto.
I lavori dell’Aula sono stati interrotti e riaggiornati a
domani mattina alle 10,30 per il malore del consigliere Stefano
Tunis, le cui condizioni non sembrano preoccupanti.
Lo stop poco prima dello spoglio del voto su un
emendamento-blitz della minoranza che ha chiesto lo scrutinio
segreto. Il correttivo, simile a quello di Peru, è stato
presentato dal consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta con
i colleghi Massimo Zedda e Francesco Agus.
Lo stesso Antonello Peru poco prima aveva ritirato il suo con
la promessa di un passaggio in commissione. Il tentativo,
chiaro, è di ripetere il blitz già avvenuto e andato a buon fine
durante i lavori sul collegato, sui 50 milioni per lo stadio di
Cagliari.
Il testo precisa che ai Comuni spetta “il rilascio delle
concessioni demaniali stagionali sui beni del demanio marittimo
o della navigazione interna sulle aree scoperte o che comportino
impianti di facile rimozione per finalità turistiche a servizio
delle strutture ricettive e sanitarie”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi l’articolo su: Ansa.it
GIPHY App Key not set. Please check settings