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Lite condominiale per un lenzuolo,dà fuoco a una donna

Una lite, banale. Un lenzuolo steso
al sole ad asciugare che ostruiva l’ingresso di un box. Per
questo è scoppiato un litigio. Prima le accuse, poi un gesto
assurdo. Lui, Francesco Ricci, già noto alle forze dell’ordine,
ha ricoperto di liquido infiammabile la donna e la sua auto,
quindi ha preso un accendino e ha dato fuoco. E’ accaduto nel
Napoletano, a Quarto, poco dopo le 12.30. La donna è ora
ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di
Napoli, con ustioni di terzo grado su metà del corpo. La
prognosi è ovviamente riservata, la vittima rischia di non
sopravvivere malgrado gli sforzi degli specialisti del reparto
grandi ustioni.

   
I due vivono nello stesso stabile. Lei, 48 anni al secondo
piano, e lui 53 anni al terzo. Probabilmente già altre volte
c’erano stati dissidi. Ma stamattina il tutto è degenerato. La
‘colpa’, ma i carabinieri stanno ancora indagando sull’accaduto,
sarebbe del bucato steso ad asciugare. Un lenzuolo che avrebbe
dato fastidio a Ricci: secondo lui creava difficoltà al suo
accesso al box. Da qui la lite.

   
Hanno iniziato ad accusarsi in strada, nel cortile
condominiale di via Alcide de Gasperi 68, dove vivono entrambi.

   
Poi il gesto inaspettato. In pochi istanti l’uomo ha ricoperto
la donna e l’auto di liquido infiammabile e ha dato fuoco a
tutto, senza darle scampo né il tempo di fuggire. La vittima è
stata soccorsa e trasferita al Cardarelli di Napoli. Ricci,
invece, è stato arrestato per tentato omicidio, aggravato dai
futili motivi. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per
domare il rogo che, dalla vettura della donna, si era esteso
anche ad un altro veicolo.

   
Non è certo la prima volta cha una lite nata per motivi di
vicinato si trasforma in una vera e propria tragedia. Solo pochi
giorni fa un uomo di 30 anni è stato accoltellato a Santa
Margherita Ligure, in provincia di Genova, da un vicino di casa
proprio per questioni condominiali. Non solo. La stessa Campania
ha vissuto stragi per questi motivi: nel Casertano, anni fa,
quattro persone persero la vita, per una discussione su un
parcheggio di un condominio. Quasi la stessa storia ad Afragola
(Napoli) dove una ex guardia giurata sparò dal suo balcone con
un fucile ferendo otto persone, tra i quali tre minori. Dopo
anni di liti, screzi continui per i rumori, una guerra per
accaparrarsi il posto auto nel cortile, la scintilla scoppiò per
un cancello non chiuso all’una di notte.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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