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Antenna nel parco Tarragona? «Basta monitorare le emissioni elettromagnetiche»

Antenne? No alla paura. Sì ai monitoraggi continui delle emissioni elettromagnetiche. Carmelo Spada, algherese, ex responsabile cittadino del Wwf, interviene sulla polemica riguardante l’installazione di una antenna nel parco Tarragona cercando di spostare il dibattito non tanto sulla presenza o meno dell’antenna, ma su quante emissioni elettromagnetiche potrebbe produrre.

«Allo scopo di districare la matassa, è necessario partire dal nuovo Regolamento Comunale per l’installazione degli impianti fissi di Telecomunicazioni approvato dal consiglio comunale (a maggioranza) in data 18 maggio 2022. Esso è l’aggiornamento di quello preesistente. L’iter era iniziato nel 2019 con una delibera di giunta con la quale il Settore Demanio ha preliminarmente provveduto all’individuazione e monitoraggio delle Stazioni Radio Base (RSB) presenti sul territorio comunale. La mappa aggiornata delle localizzazioni – prima insistente – è parte integrante dell’attuale regolamento e fornisce una fotografia finalmente chiara ed esaustiva della situazione. Questo è un fatto di cui bisogna dare atto e merito alla giunta Conoci e, in particolare, all’assessora al Demanio Giovanna Caria», sottolinea Spada. «È opportuno chiarire che sin dal 2002, con il decreto sulle telecomunicazione (noto come decreto Gasparri), le antenne sono equiparate ai servizi di urbanizzazione primaria come fognatura, luce etc; mentre ai comuni è attribuito il compito della redazione dei regolamenti per pianificarne e regolarne la distribuzione nel tessuto urbano delle città», ricorda l’ambientalista.

Tra gli obiettivi del regolamento anche la tutela della salute e della salvaguardia della popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche. In questi giorni si assiste alla raccolta firme contro l’installazione nell’area del parco Tarragona. L’opposizione è argomentata sulla base del fatto che l’antenna sarà collocata a pochi metri da tre istituti scolastici, due convitti, una chiesa. «Vi sono altre zone della città in cui si trovano, a pochi metri di distanza, varie Stazioni Radio Base (RSB), cioè antenne? Ed esse, inoltre sono poste a poca distanza da un parco pubblico storico, un edificio scolastico storico di scuola primaria, un centro sanitario e, un altro luogo considerato sensibile, come la casa circondariale? La risposta è: sì. È il parco Manno e la scuola elementare del Sacro Cuore etc., inoltre i residenti – tra cui chi scrive – e i lavoratori della zona si ritrovano – già da decenni – esposti alle emissioni elettromagnetiche cumulative di tutte le antenne presenti in via Catalogna», incalza Carmelo Spada che fa pressing perché vengano misurate strumentalmente le emissioni elettromagnetiche. «È illusorio pensare di stare seduti al banchetto della modernità senza pagare un prezzo», chiude Spada.

 

© Riproduzione riservata

Leggi l’articolo su: L’Unione Sarda

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