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Klizia nella storia, tappa a Ferrara

ALGHERO – È arrivata via terra, nel territorio ferrarese l’imbarcazione Klizia, che sta conducendo alcuni discendenti di antiche famiglie di esuli nel viaggio a ritroso sulle orme dei padri, a partire da Fertilia, terra sarda che fu bonificata e popolata a partire dagli anni ‘30. Comandante del natante è Giulio Marongiu, 85 anni, esule di Pola, che grazie a questo viaggio dopo oltre 75 anni tornerà in Istria. Marongiù scappò infatti all’età di sette anni. Il 13 agosto, scorso, durante la navigazione, ha compiuto gli anni. Il viaggio, simbolicamente chiamato “Ritorno alla Terra dei Padri”, promosso dall’associazione “Egea” ha il patrocinio e riceve un contributo economico anche dal Comune di Ferrara. Sono infatti diverse le famiglie di Fertilia originarie di Ferrara, i cui padri portarono in territorio sardo l’esperienza acquisita soprattutto nel campo delle bonifiche e poi decisero di rimanere sull’isola.

«Sosteniamo convintamente questa iniziativa, per il recupero, la riscoperta di una storia che è anche ferrarese e che parla di radici, di unione di genti e di esperienze, anche molto difficili, nel segno del lavoro e di comuni valori», ha detto il sindaco Alan Fabbri, accogliendo oggi l’equipaggio e lo staff. Con il sindaco anche Paolo Govoni, vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, che da tempo sta cooperando all’organizzazione. Govoni, esprimendo un particolare ringraziamento al primo cittadino, ha detto: «Questo progetto riscopre una storia di relazioni vere e di territori che tornano a unirsi nel segno dei padri. Una storia che era pressoché sconosciuta. Ricolleghiamo e riconnettiamo i fili del passato, ritrovando quell’inclusione basata su valori e lavoro».

L’equipaggio algherese è partito il 30 luglio con tappe a Stintino, Castelsardo, Santa Teresa di Gallura, poi in Corsica Solenzara e Bastìa, quindi all’isola di Capraia e a Livorno. Da qui l’approdo in continente, poi a Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Da Gaeta il percorso verso Ferrara è stato effettuato via terra, con approdo in queste ore nel territorio, toccando Porto Garibaldi. Domani mattina la partenza sarà da Chioggia, verso Venezia, quindi le rotte indirizzeranno verso Trieste e l’Istria. A bordo anche un cuoco, Paolo Frailis, che unisce anche le diverse tradizioni culinarie. Il team ha realizzato anche alcune tazze, magliette, locandine, con il simbolo del Leone di San Marco, sotto le cui ali si riuniscono – simbolicamente – proprio veneti, ferraresi e anche le popolazioni giuliano-dalmate che trovarono nel piccolo centro sardo un rifugio dopo l’abbandono forzato delle proprie terre d’origine.

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