Il percorso è un bastone composito da percorrere tre volte per un totale di 9 miglia, costretto tra le secche della Maddalenetta e la falce di spiagge tra Alghero a Fertilia. affollate da migliaia di bagnanti, spettatori ammaliati dall’andar-rivieni di quelle vele, così svelte e leggere
Giuseppe Paddeu, al timone del gozzo Ishtar di Giorgio Macciocu, ipoteca subito la vittoria finale scegliendo la parte sinistra del campo di regata dove il vento ruoterà aumentando. Opzione opposta per la lancia Penelope condotta da Gianmario Catta, successivamente costretta ad un entusiasmante, ma non sufficiente recupero. Ottime prestazioni di Nonna Irene, lancia con Gianni Madeddu al comando del suo equipaggio bosano e di Annina 1920, gozzo di casa agli ordini di Giovanni Chessa.
Sempre eleganti e veloci Marcella, la lancia di Antonio Peru, come Lucia, il gozzo di Francesco Lavosi, sempre alla ricerca della messa a punto ideale per dar pieno sfogo alla suo grande potenziale. Santa Barbara di Lorenzo Campus, gozzo di imponente bellezza portato da Carlo Muresu, penalizzata dal calo di vento finale, è riuscita a tagliare il traguardo entro il tempo limite. Non ce l’hanno fatta il maestoso veliero Giovanna d’Arco di Giovanni Delrio, la minuscola Scurpena, onnipresente lancia del Circolo Nautico di Bosa e Raffaellina di Carmelo Chessa, che ha lottato fino all’ultimo secondo disponibile. In serata, tra i primi scrosci e colpi di vento, la premiazione della regata, IIo memorial Giuseppe Alessandro Paddeu, ha riunito tutti i partecipanti che si sono dati appuntamento a Stintino dal 22 al 24 settembre prossimi per il Campionato Italiano Classe AIVEL di vela latina.
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