Alle 20, nel sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena, spazio al jazz italiano emergente con la prima edizione del “La Maddalena Jazz Prize”, che metterà in palio un premio in denaro e la possibilità di essere segnalati nei festival più importanti a livello internazionale. Il primo gruppo a esibirsi sarà il Simone Basile Quintet. Tra i più talentuosi giovani musicisti italiani, questo chitarrista ha formato un quintetto speciale per un progetto particolare, “Morning Raga”, basato sull’energia e la spiritualità dei raga indiani, con l’obiettivo portare di giovani a un risveglio musicale, artistico e di amore verso il nuovo e il cambiamento. Insieme a Simone Basile in scena ci saranno Manuel Caliumi (sax contralto), Giovanni Paolo Liguori (batteria), Ferdinando Romano (contrabbasso) e Enzo Carniel (pianoforte).
La giornata si chiuderà alle 22 in piazza Comando nel segno dei rumeni VanDerCris. La loro musica è un felice connubio di talento e ispirazione, nel segno della fusion e del rock, con suggestioni balcaniche, richiami al Medio Oriente e influenze africane. Un gruppo il cui nome è frutto dell’anagramma del chitarrista Horea Silvio Crisovan, anima di questa formazione di cui è anche compositore e arrangiatore, con Danut Blaga al basso, Florin Cvasa alla batteria, Marcelle Poaty-Souami alle tastiere e Lucian Nagy a fiati e percussioni. L’incanto di un violino in uno dei luoghi più belli dell’arcipelago. Il programma di martedì 29 agosto si apre alle 18.30 a La Madonnetta con Simone Soro. Dalla musica classica, al tango fino alle forme più libere e improvvisative, questo compositore e violinista a Musica sulle Bocche propone “Souvenir di viaggio”, un percorso in cui si alternano suggestioni nate da un lavoro di natura introspettiva a quadri sonori che raccontano di viaggi alla scoperta di posti e culture nuove.
La serata prosegue alle 20 nel sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena con l’esibizione di Satoyama, il secondo gruppo che partecipa al “La Maddalena Jazz Prize”. In scena Luca Benedetto a tromba e tastiera, Christian Russano a chitarre ed elettronica, Marco Bellafiore a contrabbasso ed elettronica, e Gabriele Luttino a batteria, glockenspiel ed elettronica. Satoyama è un gruppo attento alle tematiche ambientali e che lavora con l’obiettivo di creare una rete per favorire una nuova forma di relazione tra arte ed ecologia. Alle 22 ad infiammare il pubblico di piazza Comando sarà Delucablues, con Andrea De Luca (chitarra e voce), Matteo Pezzolet (basso), Francesco De Rubeis (batteria) e Martino Onorato (piano e tastiera). Con una voce potente e una presenza scenica che non teme confronti, De Luca ha numerosi estimatori negli States, perché chi l’ascolta e resta coinvolto dalla sua voce graffiante e dalla sua grinta fuori dal comune, alla Maddalena porterà una rivisitazione della musica di Jimi Hendrix insieme a sue composizioni originali. Mercoledì 30 agosto il festival regalerà altri tre momenti di grande coinvolgimento. Si parte alle 18.30 a Punta Tegge con Marcello Peghin e le sue “Island songs”. L’eclettismo è la cifra di questo chitarrista che coltiva da sempre la passione per il jazz e la musica classica, due sensibilità che sfociano in questo progetto in cui esplora le potenzialità del suo strumento, in un viaggio tra mondi musicali che spaziano tra generi e latitudini.
Alle 20, nel sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena, appuntamento con il chitarrista Michele Bonifati e il suo progetto Emong, con Evita Polidoro (batteria), Manuel Caliumi (sax alto e tenore) e Federico Perantoni (trombone). Tra jazz, musica elettronica, rock e folk americano, per la sua originalità Emong è uno dei gruppi sostenuti da Nuova Generazione Jazz e partecipa al “La Maddalena Jazz Prize”. La tre giorni di Musica sulle Bocche a La Maddalena si chiuderà alle 22 in piazza Comando con le sonorità internazionali di Enzo Favata The Crossing. In scena Enzo Favata (sax soprano, clarinetto basso, keyboards e live electronics), Pasquale Mirra (midi marimba, samplers e live electronics), Fabio Giachino (synth basso, piano acustico, tastiere, live electronics e Fender Rhodes) e Marco Frattini (batteria e samplers).
Nella foto: Marcello Peghin
Leggi l’articolo su: Olbia24.it
GIPHY App Key not set. Please check settings