Secondo trimestre in Sardegna. L’analisi a breve termine del II° trimestre evidenzia una riduzione delle iscrizioni accompagnato da una crescita delle cessazioni. Queste dinamiche hanno generato un saldo inferiore agli anni precedenti. In Sardegna si registrano 2.067 nuove imprese e 1.447 chiusure. Il saldo, pari a 590 unità non è mai così basso dal 2008. Lo stesso discorso valga per il tasso di crescita.
Secondo trimestre nel nord Sardegna. Nel Nord Sardegna, nel II° trimestre del 2023, la dinamica delle imprese subisce una decisa frenata rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti. Si sono registrate 755 aperture. In calo le cessazioni, 418. Tuttavia il saldo, pari a 337 unità, è inferiore a quelli registrati nei due anni precedenti.
Il Nord Sardegna nel primo semestre. Aggregando i risultati dei primi due trimestri del 2022 il tasso di crescita del Nord Sardegna risulta ben inferiore rispetto a quello registrato nel I° semestre dello scorso anno. Le iscrizioni sono state: 1.619, quasi 300 in meno rispetto al 2022. Hanno cessato 1.149 unità. Per un saldo pari a 440 imprese, dato che dimostra una perdita di slancio post pandemico. Dinamica che fornisce un tasso di crescita pari allo 0,85 per cento.
I settori. Nel corso dei primi 6 mesi del 2023, escludendo il comparto del commercio, tutti i macrosettori economici registrano un allargamento della propria base imprenditoriale. Il settore dei servizi risulta il più vivace con una crescita di oltre 200 attività, seguito dal comparto delle costruzioni (+99 unità) e dal turismo, in questa analisi rappresentato dalle attività dell’alloggio e ristorazione (+79). Completamente diverse le conclusioni se si confrontano i dati di giugno 2023 con lo stesso mese dell’anno precedente. In 12 mesi, infatti, si registra la perdita di 162 attività (-0,4%). Reggono bene solo i servizi e le costruzioni mentre si conferma il continuo, quanto strutturale, calo del settore del «commercio» e delle attività legate al comparto primario.
Occupazione. A fine giugno 2023 gli addetti impegnati nelle oltre 46 mila imprese attive ammontano a circa 117 mila unità. Il dato risulta inferiore di oltre 800 addetti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A determinare la perdita è principalmente il settore del commercio che nel corso de gli ultimi 12 mesi segna un -843 rispetto alle unità lavorative.
«Un rallentamento del trend era stato preventivato. Tuttavia, che la dinamica delle imprese registri ancora una volta dati positivi rappresenta un importante elemento da non sottovalutare. Di sicuro da accogliere positivamente. E’ certo che però una riflessione vada fatta, non solo in ambito locale, ma soprattutto nel panorama nazionale. Questo calo continuo del dinamismo imprenditoriale richiede contromisure tempestive e quel che più conta efficaci. E soprattutto deve essere fermato prima possibile» ha commentato il presidente della Camera di Commercio, Stefano Visconti.
Leggi l’articolo su: Alguer.it
GIPHY App Key not set. Please check settings