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L’assalto degli acquascooter in nord Sardegna, record di multe

La stagione turistica 2023, che ha
fatto registrare un incremento del 20 percento degli arrivi
nelle coste del Nord Sardegna e in particolare della Gallura, a
comportato uno sforzo maggiore in termini di controlli da parte
degli uomini della Guardia Costiera della direzione Marittima di
Olbia.

   
I grandi numeri di presenze e il forte afflusso di diportisti
nelle acque soprattutto dell’area marina protetta di Tavolara
Punta Coda Cavallo, vanno di pari passo con un elevato numero di
sanzioni emesse: 50mila euro è il totale delle multe in questi
mesi estivi, la maggior parte nei confronti di proprietari di
moto d’acqua. Circa 180 sono stati infatti quelli sanzionati, ma
si tratta di un numero inferiore alle reali infrazioni commesse.

   
“Il fenomeno degli acquascooter nelle acque dell’area protetta è
stato in crescita quest’anno – spiega il direttore marittimo del
Nord Sardegna Giorgio Castronovo – Nonostante i nostri controlli
costanti, riuscire a cogliere le persone in fragrante è
difficile, soprattutto se si pensa che sopra i mega yacht che
stanno affollando queste acque c’è sempre almeno un mezzo di
questo tipo”.

   
Il lavoro degli uomini della Guardia costiera è stato
capillare e i grandi numeri di diportisti non hanno inficiato
sul servizio di salvaguardia delle vite in mare e di tutela del
patrimonio ambientale, anche grazie alla sinergica
collaborazione portata avanti con l’area marina protetta e con
le istituzioni, a partire dall’assessorato regionale
all’Ambiente. “Il nostro obiettivo quest’anno e per gli anni a
venire – chiartisce l’assessore Marco Porcu – è quello di
rendere sempre più fruibile le aree protette indicando però le
pratiche virtuose da mantenere, sensibilizzando i turisti e le
persone del posto”.

   
Un equilibrio tra ambiente e sviluppo turistico anche nelle
zone di salvaguardia ambientale: è ciò a cui punta la Regione
d’accordo con il presidente dell’Amp Tavolara, Massimo Canu.

   
“Cercare di costituire una maggiore sinergia ta uomo e natura, e
solo per ultimo – precisa – puntare sull’aspetto sanzionatorio,
ci può portare a grandi risultati sia in termini turistici che
di salvaguardia”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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