Ricevuta la nomina dal Provveditorato, Fabio Spersi sbarca sulla piccola isola di Alisenia dove insegnerà Letteratura Italiana e Latina nel locale liceo. Il giovane professore, al suo primo incarico, capisce subito di essere arrivato in un territorio ben particolare, in cui lo scorrere del tempo, lo spazio e i rapporti interpersonali paiono seguire leggi che non varrebbero in nessun altro posto. La scuola si presenta come un non luogo sommerso dalla burocrazia e dominato dal caos e dal malessere: Fabio cerca di adattarsi alla nuova situazione, comincia a prendere confidenza con i colleghi e, soprattutto, con gli studenti della V, che osserva in un periodo di grandi cambiamenti e forti emozioni. Spersi inizia così a lasciarsi coinvolgere troppo dalle vicende dei suoi alunni, specie da quelle del problematico Angelo che dichiara di aver rapito la bellissima Sybil dalla realtà e di averla involontariamente portata nei suoi sogni…
Filippo Pace nel suo nuovo libro ci conduce dentro queste frequenti battaglie interiori. Si fa, si disfa, si spera e si sbaglia; tutto dentro quel dolore di diventare grande che neo professore e alunni dell’ultimo anno devono affrontare in cordata. Perché diventare adulti, alunni o insegnanti, è sempre difficile.Fabio Spersi lo sente sulla sua anima, leggendo il tema di Melania, una alunna, come tante, o forse come lei sola: “La vita è brutta, prof, la scuola non fa che dimostrarmelo. Se gli altri suoi colleghi ci mettessero un po’ della sua grinta magari qualcuno si annoierebbe di meno e avrebbe meno voglia di farsi. Ma forse sbaglio ancora prof…
Leggi l’articolo su: Alguer.it
GIPHY App Key not set. Please check settings