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Mazzone: ‘Mandato da Ranieri portò il Cagliari in Europa’

E’ morto oggi ad Ascoli Piceno Carlo Mazzone, storico allenatore dell’Ascoli, ma anche del Cagliari e di tante altre squadre. Aveva 86 anni. Conosciuto come Sor Carletto, era il detentore di record di panchine in serie A: 792 quelle ufficiali, 797 considerando anche i cinque spareggi. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. “Mi manda Ranieri”. Mazzone lo diceva scherzando quando sbarcò per la prima volta in Sardegna chiamato di corsa a sostituire Giacomini. Una battuta, quasi un paradosso: lui, dell’attuale tecnico rossoblu, era stato maestro e allenatore ai tempi del Catanzaro. Ranieri era andato via in estate, al Napoli. Gli Orrù, la famiglia proprietaria del club, avevano deciso di puntare su Giacomini.
    Ma, dopo la vittoria con la Sampdoria scudettata, la squadra imboccò una strada molto pericolosa. Era la sesta giornata: dopo l’esonero del tecnico ex Udinese, il Cagliari chiamó Mazzone.
    Alla settima c’era l’Inter. E lui rispose con questa formazione: Ielpo, Napoli Festa, Herrera, Firicano, Nardini, Bisoli, Gaudenzi, Francescoli, Matteoli, Fonseca. Risultato uno a uno, gol rossoblu di Fonseca. Quell’anno Mazzone salvò la squadra nonostante il brutto avvio di campionato. Poi la stagione successiva fece il miracolo: sesto posto e qualificazione alla Coppa UEFA dopo 21 anni di assenza dalle scene continentali. Un trionfo che gli valse la chiamata della squadra della sua città, Roma.
    Mazzone non poté dire di no. Se per Ranieri Cagliari fu la partenza, per Mazzone fu il trampolino di rilancio con la possibilità di lottare finalmente per lo scudetto. Nel capoluogo sardo tornò nel 1996. Ma l’impresa di cinque anni prima non riuscì: subentrato dopo sei giornate all’uruguaiano Perez portò il Cagliari allo spareggio salvezza, a Napoli, contro il Piacenza.
    Una sfida dolorosa: Cagliari sconfitto e in B. Ma un duro colpo anche per Mazzone che nella sua carriera non era mai retrocesso. Il Cagliari lo ricorda così: “L’Europa conquistata insieme, il carattere schietto e una grande e incondizionata devozione verso i nostri colori. Grazie per averci fatto vivere emozioni così forti, i tifosi rossoblù non ti dimenticheranno mai.Ciao Mister, ciao Carletto”.

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