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Meno incendi degli anni scorsi nel’Isola, nel 2023 calo del 30%

Incendi in calo nel 2023 in Sardegna rispetto agli altri anni, con una riduzione del 46% di superficie boschiva distrutta e del 40% di superficie non boschiva. Quest’anno i roghi, aggiornati al 16 agosto, sono stati 1.363 contro i 1.935 della media degli ultimi 10 anni; nel 2021 furono 1.869 e nel 2022 1.693.

I dati sono stati illustrati dall’assessore regionale all’Ambiente, Marco Porcu, in occasione della riunione operativa con il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, in visita a Cagliari. Un’occasione per fare il punto sulla campagna antincendi boschivi 2023 e, più in generale, sull’intera attività di protezione civile che viene svolta durante l’anno nell’Isola.

“La Sardegna attualmente ha una flotta aerea rilevante, con tre Canadair dislocati ad Olbia nei mesi più difficili, tre mezzi di vigili del fuoco, Aeronautica ed Esercito che si aggiungono alla flotta regionale, certamente la più numerosa in Italia – sottolinea l’assessore Porcu – Naturalmente è importante avere più risorse per prevenire il maggior numero di incendi possibile. Seppure, in caso di particolari condizioni meteoclimatiche – precisa l’esponente della Giunta -, il rischio sia sempre elevato e la strategia da attuare diventi più complicata quando la Sardegna è interessata da alcuni eventi contemporaneamente. Per questo è opportuno valutare anche il dislocamento di mezzi con caratteristiche differenti, così da consentire un migliore adattamento alle singole condizioni di pericolo”.

CURCIO, LA MACCHINA CONTRO IL FUOCO FUNZIONA -“L’organizzazione interna non ha creato problemi nelle attività operative: ci siamo raccordati normalmente con i colleghi della Regione e con l’assessore”. Lo ha detto il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, in Sardegna per una visita istituzionale, parlando dell’assenza di un direttore generale della Protezione civile nel giorno degli incendi che tra il 5 e il 6 agosto scorsi hanno devastato i territori tra Posada e Siniscola, nella costa nord orientale della Sardegna, divorato le campagne di Muravera, nel sud dell’Isola, e facendo fuggire da case e resort turisti e residenti. Curcio, arrivato in Sardegna intorno alle 9, è stato accolto dall’assessore della difesa dell’ambiente, Marco Porcu. Dopo aver parlato con la stampa, il capo del Dipartimento ha partecipato a una riunione operativa in via Vittorio Veneto, sede della Protezione civile regionale. “Non un consuntivo – ha precisato – perché siamo nel mezzo della stagione ma un work in progress per vedere se è necessario un correttivo o un miglioramento per concludere la stagione e guardare in prospettiva per la prossima”.

Curcio, nessun problema operativo per i roghi in Sardegna

 

INCENDI IN CALO MA INTERVENTI COMPLICATI – “Gli incendi hanno questo andamento sinusoidale: qualche anno rileviamo numeri importanti, altri meno. E poi ci sono le giornate difficili. In generale quest’anno come flotta nazionale abbiamo avuto un calo di numeri di interventi. Però ci sono state anche giornate molto complicate come a inizio luglio, fine luglio e primi di agosto in concomitanza con alte temperature e vento”. Lo ha detto il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, in Sardegna per una visita istituzionale. “La strategia – ha aggiunto – è sempre quella di rinforzare le attività di terra e regionali. La Sardegna, rispetto alle altre regioni, ha la flotta più importante. Importante anche il gemellaggio con il volontariato”.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO – “Bisogna sensibilizzare i cittadini che prima si interviene, prima l’evento si può contenere. Soprattutto la prevenzione è un tema rilevante per un fenomeno internazionale come dimostrano i casi di Hawaii e Nord America”. Lo ha detto il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, durante la visita istituzionale in Sardegna, palando con la stampa. “Non soltanto la Sardegna, quest’anno è stata molto dura anche per Sicilia e Calabria. Il tema degli incendi boschivi è onnicomprensivo in quanto legato a condizioni climatiche e meteo. C’è un tema di preparazione del territorio. E il tema di chi appicca il fuoco. L’impatto più rilevante nell’immediato è proprio l’azione dell’uomo. Questo ci insegna che non dobbiamo mai abbassare la guardia”.

FARE TESORO DEGLI ULTIMI ROGHI – Si è conclusa poco dopo le 11 la riunione operativa tra il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, l’assessore regionale Marco Porcu e i vertici della protezione civile sarda. “Facciamo tesoro di quanto successo negli ultimi incendi – ha spiegato Curcio all’ANSA mentre usciva dalla sede di via Vittorio Veneto -. Penso che l’organizzazione e la flotta nazionale siano attrezzate, con 35 mezzi su 20 basi, per una stagione che ha presentato situazioni complicate anche in altre parti d’Italia”. Parlando dell’incontro in Sardegna ha spiegato: “Sono riunioni programmate. Abbiamo fatto il punto della situazione – ha precisato – perché è importante confrontarci e mettere a punto ogni strategia sia in vista della conclusione della stagione, il 30 settembre, sia perché comunque lavoriamo ogni giorno dell’anno”. Accorgimenti e richieste particolari dalla Regione Sardegna? “No, è stato un confronto importante sulla situazione e sulle attività operative – ha precisato -. La Sardegna sotto questo profilo ha una eccellente capacità di attività operativa. Abbiamo incontrato tutti i soggetti che hanno competenza sulla Protezione civile e sulle foreste”.

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