Una scelta che fa sempre discutere quella di non seguire una tradizione consolidata da parte dell’Amministrazione comunale che non è piaciuta a tanti. Lapidario il consigliere comunale dell’Opposizione Valdo Di Nolfo che commenta: «i fuochi d’artificio non mi hanno mai entusiasmato. Ma non comunicare che la tradizione quest’oggi non verrà rispettata è una scelta assurda. Praticamente l’amministrazione ha preso in giro un sacco di persone che si sono organizzate per vederli». Rincara la dose il collega Pietro Sartore: «la cosa riprovevole tra il furbo e lo squallido non è che non si facciano i fuochi ma che l’amministrazioen giochi sull’equivoco non comunicando nulla e prendendo in giro algheresi e turisti».
Non sono più morbidi altri due esponenti della politica algherese e in passato già assessori in Regione e Provincia. Da una parte Antonio Costantino tra gli “inventori” del Cap d’Any che senza mezze misure parla di «città allo sbando» dove non si valorizzano e migliorano le tradizioni; dall’altra Enrico Daga, imprenditore e in corsa per la carica a sindaco qualche anno fa, che riporta l’attenzione su un’ampia riflessione che deve aprire chi governa: «ci potrà salvare solo uno sforzo continuativo nella direzione della qualità totale. Bisogna cambiare i paradigmi».
Nella foto: le persone alla Passeggiata Busquet in attesa dei fuochi
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