Gli Stati Uniti continueranno a compiere “azioni mirate” per preservare la propria sicurezza nazionale ma tali restrizioni commerciali non servono per “ottenere un vantaggio economico” sulla Cina, ha assicurato oggi il segretario al Tesoro americano Janet Yellen durante la sua visita a Pechino.
La Yellen ha ammesso che ci sono “significativi disaccordi” tra i due paesi ma ha assicurato che le discussioni a Pechino sono state “dirette, sostanziali e produttive”. Il principale punto critico è sui semiconduttori, con l’imposizione negli ultimi mesi di restrizioni per tagliare la fornitura di tecnologia americana da parte delle aziende cinesi, inclusi i chip. La Cina, che cerca di diventare autonoma in questo settore, ritiene che tali misure mirino a ostacolarne lo sviluppo e a mantenere la supremazia americana.
“E’ importante notare che queste azioni sono motivate da semplici considerazioni di sicurezza nazionale: non le stiamo usando per ottenere vantaggi economici”, ha sottolineato la segretaria al Tesoro americana esprimendo poi le “serie preoccupazioni” di Washington per le “pratiche commerciali sleali” di Pechino inclusi gli ostacoli all’ingresso per le società straniere nel mercato cinese e le questioni relative alla protezione della proprietà intellettuale in Cina.
La segretaria al Tesoro americana n ha dichiarato che i suoi colloqui a Pechino con diversi alti funzionari del governo cinese hanno contribuito a far progredire il rapporto tra Stati Uniti e Cina dandogli “basi più solide”. “Nel complesso ritengo che i miei incontri bilaterali siano stati un passo avanti nei nostri sforzi per stabilire su basi più solide le relazioni tra Usa e Cina”, ha affermato.
“Entrambe le nazioni hanno l’obbligo di gestire questo rapporto in modo responsabile: trovare un modo per vivere insieme e condividere la prosperità globale”, ha affermato la segretaria al Tesoro americana sottolineando l’importanza “vitale” dei contatti ad alto livello tra Usa e Cina. “Crediamo che il mondo sia abbastanza grande perché i nostri due paesi possano prosperare”, ha concluso.
Sebbene non siano stati comunicati progressi importanti, l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha sottolineato che l’incontro di sabato tra la segretaria al Tesoro americana e il vice primo ministro cinese He Lifeng ha permesso di concordare “il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione per affrontare le sfide globali”.
Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen ha concluso la sua visita di quattro giorni in Cina, ripartendo nel pomeriggio dall’aeroporto di Pechino dopo aver tenuto vari incontri con alti funzionari valutati “diretti” e “produttivi”, utili a stabilizzare le accidentate relazioni bilaterali tra i due Paesi. Gli Stati Uniti, ha spiegato Yellen in una conferenza stampa all’ambasciata Usa, continueranno a compiere “azioni mirate” per preservare la propria sicurezza nazionale ma tali restrizioni commerciali non servono per “ottenere un vantaggio economico” sulla Cina. “Nel complesso ritengo che i miei incontri bilaterali siano stati un passo avanti nei nostri sforzi per stabilire su basi più solide le relazioni tra Usa e Cina”, ha aggiunto il segretario al Tesoro.
Yellen ha cercato di mitigare l’impressione in Cina che gli Stati Uniti stessero cercando di fermare la sua ascesa economica. Ma ha chiarito che gli Stati Uniti insisteranno con quelle che ha definito azioni economiche mirate a tutela della sicurezza nazionale nazionale americana. Per altro verso, la Cina, soprattutto durante il lungo incontro di 5 ore tenuto ieri dal vice premier He Lifeng, ha rimarcato che l’ampliamento della portata della sicurezza nazionale non favorisce i normali scambi economici e commerciali. La parte cinese, inoltre, ha espresso preoccupazione per le sanzioni statunitensi e le misure restrittive contro la Cina: tuttavia, entrambe le parti hanno convenuto di migliorare la comunicazione e la cooperazione nell’affrontare le sfide globali e hanno ribadito il loro impegno a mantenere gli scambi e le interazioni, hanno riferito i media ufficiali cinesi.
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